Io mi reputo un 'credente atipico', nel senso che credo profondamente in Dio (sono stato fortunato perché sono riuscito ad armonizzare il mio credo con la mia formazione rigorosamente scientifica), ma valuto molto criticamente la Chiesa e pratico pochissimo, perché molte cose della liturgia corrente non mi tornano. In questo contesto, spesso rifletto su Dio, che sento profondamente dentro di me, che mi ha anche ascoltato in situazioni drammatiche, ma non riesco proprio ad immaginarmelo. La sua immagine è talmente eterea, sfuggente, impalpabile che mi è impossibile raffigurarlo in un modo o nell'altro al di là dell'iconografia tradizionale. Badate che parlo di Dio, non di Cristo suo Figlio. Lo immagino come un soffio, un vento vitale che riesce a penetrare le anime, ma mi fermo qui non riuscendo a proseguire oltre. Volevo sapere, da quelli che credono, come se lo immaginano. Grazie a tutti.
2007-03-14
04:52:02
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inviata da
Anonymous