43°notte di fiera
Questo è un racconto clandestino, è l'orgoglio dei carbonari, è una buffonata per il regime, è il sogno degli innamorati.Voi massoni, voi topastri, voi adepti fermatevi e non procedete oltre questo.(punto)
Quella notte il suo pensiero sorvolava le spighe di grano, il cielo terso. L'aurora che procedeva spargendo luce irrompeva lieve. Oltre la notte, il detenuto volava nei ricordi, e si fermava sostando sul salice piangente dove gli altri carbonari in quel momento disquisivano liberamente.
Le mani legate ,da ferri fissati con degli anelli alla terra tremavano veloci ma precise come se seguissero dei passi d'un ballo, le gambe nude divaricate e i piedi fissati con una corda a delle staffe di legno-ciliegio lo riportavono poi alla realtà. Era stato rinchiuso questo nostro carbonaro nella tana dei censori del regime "roditore".La prigione non poteva sapere dove si trovasse con sicurezza, sentiva puzza di tana, ascoltava immobile e nel buio le zampe dei topi avvicinarsi alla cella due volte al giorno. Osservava il muso nero e appuntito di quei famelici esseri cavalcare il loro strapotere detentivo lanciando la ciotola del rancio dentro la cella, ricolma d'un liqudo rosso e granuloso come pieno di terra. E non poteva essere altrimenti, la terra la sentiva nelle narici, era palpabile e percepibile anche all'udito tutto il tempo.Ronzava e gli ricopriva il corpo imbestialito per quella ingiustizia.Le zanzare ferendolo di continuo e compiendo lunghe passeggiate per il corpo rendevano la prigionia ancora più terribile. Lì sentiva, quei macellai, poveri esseri senza scopi ululare ai demoni e sacrificare la bellezza.
Non gli rimase che piangere, e i suoi occhi stretti fecero come fontana sgorgare sentimenti e rabbiosa rivincita. Quel momento gli permise di capire e sentire che una soluzione era possibile...
Rammentò che gli anziani tramandavono una vecchia arte di comunicazione sconosciuta al regime...erano come dei messagi mentali, delle comunicazioni vibrazionali che solo i carbonari potevano percepire, e quei msg potevano raggiungere ogni luogo del mondo esplorato. Era una pratica certo faticosa ed anche rischiosa, perchè molti carbonari erano da tempo diventati dei doppiogiochisti,ma si persuase che il rischio doveva essere corso. Così, proprio mentre un'altra alba sorgeva delineando i contorni morbidi del Monte Yahoo, lanciò il messaggio di SOS. Doveva fare presto perchè s'avvicinava l'ora dell'ispezione e già poteva percepire i preparativi.Le catene suonavano e le chiavi squillavano già in lontananza. Ma il nostro compagno fù fortunato e le sue lacrime furono ubertose.
Difatti, su una delle finestra del Salice piangente carbonaro era affacciato a discapito dell'ora il compagno Heart, che sempre ligio al dovere , con la Guinness sulla destra e una Pall Mall fumante sulla sinistra scrutava l'orizzonte speranzoso d'un futuro di libertà...e Heart non ebbe difficoltà a sentire la "vibrazione" e scolatasi la guinness in un solo sorso, ma con la sigaretta ancora fumante, si precipitò a svegliare tutta la combriccola, e quella inviperita legione scivolò alla prigione non poi così distante dal salice, e tra improperi e urla di odio i "roditori" dovettero sfuggire a quell'assalto di libertà per rifugiarsi nel mondo della banalità. E spezzate le catene del compagno detenuto anche per quella notte poterono festeggiare la loro "fiera" dei sogni e dei desideri. Per la libertà ringraziamo questa combriccola e con il pensiero alla prigionia ,sempre e comunque imminente, tuffiamoci nei nostri sogni di libertà per la 43°notte di fiera...
Bene carbonari, no non sono impazzito, questo è un piccolo omaggio per il compagno Heart e per chi ha partecipato ieri ad una fiera ballata in più sale a causa dell'indisponibilità del locale di solito destinato a questo scopo perchè occupato dai criceti...Va bene sapete che cosa voglio da voi adesso...Cosa desiderate di più?...sogni di luna
Zio Ingemar
2007-03-27
13:20:11
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Zio Ingemar
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