La considerazione essenziale è che la vita non è una scelta; non godiamo di alcuna libertà nella decisione di nascere, né godiamo di libertà rispetto all'arbitrio del morire: ogni volta che due esseri umani decidono di creare nuova vita, devono ricordarsi che quella vita che creeranno, verrà posta in essere per affrontare una sofferenza costante e più o meno casuale (dai piccoli dolori "comuni" e quotidiani fino agli orrori delle malattie e delle deformazioni), per poi terminare inevitabilmente nel nulla - senza che si abbia alcun potere di deroga a riguardo, senza che il "destinatario" della vita abbia alcun potere di contraddizione rispetto alle scelte altrui (quelle dei propri genitori) che ne hanno determinato l'esistenza.
Se anche vi sono esseri umani che non percepiscono come orribile l'essere procreati e costretti a soffrire e poi morire senza scampo; se anche vi sono esseri umani che per qualunque motivo, pur capendo tutto ciò, sono persino felici di essere vivi; se anche vi sono esseri umani che lo accettano come inevitabile e se ne fanno una ragione; se anche vi sono esseri umani che amano essere nati, anche se un giorno non potranno sfuggire alla morte... bisogna ricordarsi che non tutti potrebbero fare buon viso a cattivo gioco, ma, anzi, alcuni potrebbero imputare ai propri creatori di aver dato loro una vita destinata a soffrire, destinata a finire, e i creatori non avrebbero modo di smentire, né modo di difendersi da quella che è, semplicemente, verità.
Per quegli esseri umani che soffrono l'esistenza, per quegli esseri umani che sono vittime di un sacrificio e non riescono a nasconderselo, dovremmo riflettere tutti attentamente, come mai per altro, sulla possibilità o meno di mettere al mondo vite.
2007-03-28 10:29:55
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answer #1
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answered by Alo E 1
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ero indeciso, stavo per darti una risposta polemica... poi mi sono ricordato che trent'anni fà, discutendo con mio padre, dall'alto della mia giovanile irruenza gli spiegai ceh fare un figlio era un atto di egoismo e che non ero stato io a chiedergli di venire al mondo... adesso ho 55 anni, mio papà è morto sereno tra le mie braccia e ho due figli ormai grandi .. di quello che dissi a mio padre una cosa era vera l'altra no. è vero che non sono i figli a chiedere di venire al mondo e questo dà ai genitori una enorme responsabilità ma non solo , stabilisce che da un figlio che amerai oltre la tua stessa vita ed oltre la tua stessa immaginazione non ti devi aspettare nulla , lui non ti deve nulla , sei tu che devi a lui , non è vero che è un atto di egoismo, è un folle , irrazionale e allucinante atto di amore.
Oggi io ringrazio mio padre e mia madre per esserci, ringrazio mia moglie e "la vita" per i figli che ho, e ti assicuro che per mè, star vicino a mio padre che se ne andava è stata la cosa più bella che avessi mai potuto immaginare e vivere...un giorno forse seguirai il tuo istinto e il tuo cuore a dispetto della razionalità , come è sucesso a mè e ..sarai felice ciao
2007-03-27 19:24:20
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answer #2
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answered by dark52 6
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Se vuoi e te la senti lo fai, altrimenti no.
In certi paesi sono scelte in altri abitudini.
Ma nel dubbio è meglio che ci rifletti bene, un figlio non è un gioco.
2007-03-27 16:49:43
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answer #3
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answered by Billyboo 5
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ma giusto per chi ?
2007-03-28 04:09:28
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answer #4
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answered by Anonymous
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Non so, a volte anche Io sono tentato dal pensare che la scelta di procreare sia dettata da una volontà egoistica. Ma guardando questa idea con più attenzione mi sono reso conto che non è così semplice.
E' vero che la tendenza esplicita degli esseri umani è quella di mettere su famiglia e di assicurarsi la discendenza facendo figli con i quali costruirsi poi un ambiente affettivo.
Tuttavia la necessità di procreare risponde ad un imperativo ben più forte, un richiamo primordiale che non si riduce a mera scelta di piacere ma mi sembra semmai un elemento connaturato del nostro esistere, del nostro ruolo biologico. In qualche modo fa parte del nostro DNA ed è profondamente legato con l'istinto di sopravvivenza ed esistenza che volenti o nolenti è radicato nel nostro tessuto animale.
E' proprio una componente della nostra natura. Poi possiamo avversarla, criticarla e affrontarla come vogliamo. Ma di sicuro non possiamo ignorarla. Per questo motivo, nonostante io stesso abbia molte riserve sulla scelta di procreare, non mi sento di biasimare chi sceglie comunque di avere figli.
Giusto per mettere i puntini sulle i: a prescindere da ogni discorso Io credo che sia assolutamente necessario pianificare una crescita sostenibile attraverso la regolamentazione delle nascite, per capirci più o meno come fanno in Cina. E non per motivi religiosi, politici, etici o quant'altro. Ma perchè facendo due calcoli è evidente che non ci si può espandere all'infinito no?
Ciao.
2007-03-28 00:13:01
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answer #5
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answered by AshtoAsh 2
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E' sbagliato, ma un giorno lo farò lo stesso (per egoismo e dare un senso di gioia in più a me) e un po' mi dispiace: secondo me è sbagliato perchè dovrà morire e veder morire i suoi cari... tutto qui. Solo perchè la vita è tanto bella è sbagliato mettere al mondo qualcuno di non immortale. Io son così scocciata ogni tanto di essere nata per morire!!! Uffa.
2007-03-28 09:52:53
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answer #6
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answered by Elena 3
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secondo me non ci si deve chiedere se è giusto o sbagliato perchè i figli sono un dono di Dio quindi di conseguenza sono la cosa più bella che ci sia al mondo. La domanda riguarda i nostri motivi personali senza attenerci a quanto ci circonda. Anche se il mondo in cui viviamo è quello che è, bisogna valutare dentro di noi in quali condizioni si mettono al mondo, perchè farli nascere ?? se la risposta è che nascono per l'amore dei genitori, che si desiderano per dar loro amore ed educazione allora ben vengano. Se la risposta è per soddisfare un proprio egoismo (tipo fare figli a tutti i costi anche a 60 anni), per compagnia, o se la nostra condizione è veramente misera e non possiamo garantire loro un minimo di vita decente e di dignità, non possiamo nemmeno comprare il latte e quant'altro serve loro, quanto meno x i beni di prima necessità allora dovrebbe prevalere il buon senso. I figli sono la gioia di vivere, sono la speranza e l'avvenire, bisogna affidarci ai bambini che hanno molto da insegnarci....
2007-03-27 23:03:23
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answer #7
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answered by miafiorella 5
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In natura puoi trovare un organismo senza bocca, senza stomaco, senza intestino, senza reni, senza... ma mai un organismo senza la capacità di riprodursi. E' l'unico modo che si ha per sconfiggere la mortalità del corpo. Che si egoista pensarla in questo modo? Eppure siamo tutti costrutiti per questo scopo, che lo vogliamo o no. Potremmo in fin dei conti essere solo dei corpi comandati dai nostri geni, che bramano dentro di noi per moltiplicarsi il più possibile, a discapito anche degli altri...
2007-03-27 22:24:45
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answer #8
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answered by Anonymous
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prima di chiederti se è giusto o no mettere al mondo un figlio, chiediti se è stato giusto o meno che i tuoi genitori ti abbiano messo al mondo.
un figlio non è un gioco, ma è una risponsabilità!!!!!
se ti ritieni una persona risponsabile allora ti dico ne vale la pena, ma se non lo sei e lo vuoi fare solo per far contenta la tua conpagnia o i tuoi genitori che vogliono diventare nonni, allora ti dico lascia perdere.
2007-03-27 20:59:13
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answer #9
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answered by mustapha a 1
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No: bisogna prima aspettare che abbia compiuto diciott'anni e poi chiedergli se vuole venire al mondo o no.
2007-03-27 17:04:07
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answer #10
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answered by Luciano D. 7
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