Due mature correnti culturali animano il dibattito. Una vuole che si è gay per troppo amore verso sé stessi. Gli etero indubbiamente sono tutti protesi verso l'altro, gli atti di violenza che i gay subiscono ogni giorno ne sono la prova. Per altro, questa concezione giudica l' "alterità" dalle connotazioni dei propri ed altrui genitali. Gli etero maski amerebbero "l'altro", xké loro hanno il pene e le donne la vagina. Ngè ngè [verso di un neonato].
L'altra raffinata teoria vede i gay come "non totalmente maski", e quindi eterni infelici xké attratti da uomini (etero) ke nn potranno mai avere. Questa teoria, supportata ad esempio da filosofi come Shin Occhio D'Ombra qui su Answers, fa un bel minestrone di genetica (virilità ed effemminatezza), sessuologia (omosessualità ed eterosessualità) e psicologia (identità di genere maschile e femminile), mescolando, teoricamente, concetti come "transessualità" ed "omosessualità". Siete d'accordo con una di queste teorie? Sì, no, e perché?
2006-12-11
06:20:51
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Anonymous