Se il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, annuncia l’approvazione in consiglio dei ministri della controriforma dell’ordinamento giudiziario e non protestano i magistrati, non protesta Di Pietro, esulta Repubblica, si ribellano il ministro Bonino (che vota contro), l’intera Rosa nel Pugno e gli avvocati, che sciopereranno per tre giorni. Vuol dire che siamo di fronte a una sconfitta: la sconfitta della politica nei confronti della magistratura.
Non ci sarà la separazione delle carriere e – bisogna ammetterlo – questa non c’era neanche con la riforma del ministro Castelli. Una riforma che l’attuale governo cancella, eliminando quelle norme che miravano a dare maggiore efficienza e responsabilità alle toghe.
Se il governo Berlusconi, con la riforma Castelli violava l’intoccabile santuario giudiziario, cercando di attenuare i privilegi dei magistrati e di salvare il disastrato pianeta giustizia da morte certa, il disegno di legge Mastella fa l’esatto contrario.
2007-03-10
02:51:50
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inviata da
antonio_cau
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