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Premettendo che io sono per le idee anarchiche solo che penso ke sia qualkosa d'impossibile da fare con le persone sistemi e tempi d'oggi .. secondo voi ?? ke ne pensate ..

P.S. pareri personali please

Grazie Ciao ;)

2007-03-10 02:56:51 · 19 risposte · inviata da .:: DeMoN ::. 2 in Politica e governo Politica e governo - Altro

19 risposte

No, non è impossibile praticare oggi l'anarchia.
Non rispondo alle uscite imbarazzanti e offensive nei confronti di qualunque pensiero politico che possa definirsi tale.
Per me l'essenza dell'anarchia è l'antiautoritarismo, questo può essere praticato nel quotidiano nei luoghi di quella che un grande filosofo ha chiamato la "microfisica del potere".
Nell'anarchismo classico c'è però anche un aspetto rivoluzionario, l'insurrezione contro Stato, Chiesa e Padroni che rende possibile il mondo nuovo, ma è evidente come questa prospettiva sia debole nel regime attuale di alienazione spettacolare.
L'autogestione è una pratica attiva del modo di vivere libertario, tutte le lotte per il laicismo, contro le prigioni ecc. lo sono. Insomma per chi ha idee libertarie c'è molto da fare anche, e soprattutto, nel mondo attuale anche se sembra che la primavera per l'umanità fatichi un po' ad arrivare.

2007-03-10 05:50:28 · answer #1 · answered by Arrigo 2 · 0 0

sai perchè è impossibile l'anarchia? perchè la nostra societa' non e' ancora in grado di gestirsi la liberta' ..

2007-03-10 11:03:17 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 0

anche io sn anarchica...nn sopporto alcuna forza di controllo, di istituzione, di norma...basta la mia testa a dirmi cosa si può fare e cosa no. la mia coscenza vale molto più di qualsiasi legislazione.
ci compriamo un pezzetto di terra e ci instauriamo uno stato anarchico tutto nostro, che dici?

2007-03-10 14:44:07 · answer #3 · answered by La Rossa 3 · 1 0

Questo è ciò a cui corrispondono le mie idee..
Come l'innovatore più rivoluzionario e irremovibile, l'Anarchia deve fare i conti con l'odio e l'ignoranza del mondo che cerca di ricostruire.
Sia l'uomo istruito che la massa ignorante esprimono giudizi non in base a una conoscenza approfondita dell'argomento, ma in base a ciò che hanno sentito dire o a una cattiva interpretazione.
Le emozioni delle persone ignoranti vengono continuamente alimentate dai racconti più raccapriccianti sull'Anarchia. Non c'è niente che sia troppo oltraggioso da non potere essere usato contro questa filosofia e i suoi sostenitori. Quindi l'Anarchia è per gli ignoranti quello che il proverbiale uomo nero è per un bambino: un mostro che inghiotte tutto; in breve, distruzione e violenza.
Distruzione e violenza! Come può la persona comune sapere che il fattore di maggiore violenza nella società è l'ignoranza; che il suo potere distruttivo è proprio quello contro cui l'Anarchia sta combattendo? Né tale persona è consapevole del fatto che l'Anarchia, le cui radici, per così dire, fanno parte delle forze della natura, distrugge non il tessuto sano, ma la crescita parassitica che si nutre della linfa vitale della società. L'Anarchia si limita a ripulire il terreno dalle erbacce e dall'artemisia, affinché possa dare i suoi frutti.
L'Anarchia è la sola filosofia che offre all'uomo la consapevolezza di sé; che sostiene che Dio, lo Stato e la società non esistono, che le loro promesse sono nulle e vuote, visto che possono essere mantenute solo dalla subordinazione dell'uomo. L'Anarchia insegna quindi l'unità della vita; non solo nella natura, ma nell'uomo.
L'Anarchia è la grande liberatrice dell'uomo dai fantasmi che lo hanno tenuto prigioniero; è l'arbitro e il pacificatore delle due forze dell'armonia individuale e sociale. Per realizzare quell'unità, l'Anarchia ha dichiarato guerra alle influenze perniciose che hanno finora impedito la miscelatura armoniosa degli istinti sociali e individuali, dell'individuo e della società.
L'Anarchia non può che ripudiare un tale metodo di produzione: il suo obiettivo è l'espressione più libera possibile di tutti le potenzialità latenti dell'individuo
L’ Anarchia dirige le sue forze contro il terzo e più grande nemico di ogni forma di uguaglianza sociale: lo Stato, l'autorità organizzata, o la legge scritta; il controllo completo sui comportamenti umani.
Non c'è dubbio che la caratteristica principale del governo è l'ingiustizia. Con l'arroganza e l'autosufficienza del Re che si considerava infallibile, i governi dispongono, giudicano, condannano e puniscono anche le infrazioni più insignificanti, pur mantenendo il proprio potere attraverso la più grande di tutte le infrazioni, l'annientamento della libertà individuale.
Eppure anche un gregge di pecore opporrebbe resistenza agli imbrogli dello Stato, se non fosse per i metodi corrotti, tirannici e oppressivi che usa per raggiungere i suoi obiettivi. Lo Stato è l'altare della libertà politica e, come l'altare religioso, viene mantenuto al fine di compiervi sacrifici umani.L'ordine che deriva dalla sottomissione e che viene mantenuto attraverso il terrore non è una garanzia di sicurezza; eppure è l'unico "ordine" che i governi abbiano mai mantenuto. La vera armonia sociale cresce spontaneamente dalla solidarietà degli interessi. In una società in cui coloro che lavorano sempre non hanno mai niente, mentre coloro che non lavorano mai hanno tutto, la solidarietà degli interessi è inesistente; l'armonia sociale non è dunque che un mito. L'unico modo in cui l'autorità organizzata affronta questa grave situazione è attribuendo privilegi ancora maggiori a coloro che hanno già monopolizzato la terra, e rendendo sempre più schiave le masse diseredate. Quindi l'intero arsenale del governo - le leggi, la polizia, i soldati, le corti, la legislatura, le prigioni - sono strenuamente impegnati nell'"armonizzare" gli elementi più antagonisti della società.
L'apologia più assurda dell'autorità e della legge è che servono a ridurre il crimine. A parte il fatto che lo Stato è esso stesso il più grande dei criminali, infrangendo ogni legge scritta e naturale, rubando sotto forma di tasse, uccidendo sotto forma di guerre e di pene capitali, è arrivato alla paralisi più completa nel gestire il crimine. Ha fallito completamente nel distruggere o persino minimizzare l'orrendo flagello di sua stessa creazione.
Il crimine non è altro che energia mal diretta. Fintanto che ogni istituzione odierna, economica, politica, sociale e morale, cospira nel convogliare le energie umane nei canali sbagliati; fintanto che la maggior parte delle persone è come pesci fuor d'acqua, facendo cose che odia fare, conducendo una vita che detesta, il crimine sarà inevitabile, e tutte le leggi negli statuti possono solo aumentare, ma mai eliminare il crimine. Che cosa sa la società, come esiste oggi, del processo della disperazione, degli orrori, della lotta spaventosa che l'animo umano deve affrontare lungo il cammino che porta al crimine e al degrado? Chi conosce questo terribile processo non può non vedere la verità contenuta in queste parole di Peter Kropotkin:
"Coloro che stanno in equilibrio tra i benefici così attribuiti alla legge e alle pene, e gli effetti degradanti di questi ultimi sull'umanità; coloro che giudicheranno il torrente di depravazione riversato in giro nella società umana dall'informatore, persino favorito dal Giudice, e pagato in denaro sonante dai governi, con il pretesto di aiutare a smascherare il crimine; coloro che si recheranno tra le mura di una prigione e vedranno cosa gli esseri umani diventano quando sono privati della libertà, quando sono soggetti alle cure di custodi brutali, a parole dure e crudeli, a migliaia di umiliazioni brucianti, saranno d'accordo con noi che l'intero apparato delle prigioni e delle pene è un abominio cui bisogna porre fine".
Mira a fare del lavoro uno strumento di gioia, di forza, di colore, di vera armonia, così che anche i più poveri possano trovare nel lavoro ricreazione e speranza.
Nel distruggere i governi e le leggi scritte, l'Anarchia propone di salvare il rispetto di sé e l'indipendenza dell'individuo dal vincolo e dall'invadenza dell'autorità. Solo nella libertà l'uomo può crescere pienamente. Solo nella libertà imparerà a pensare e a muoversi, e a dare il meglio di sé. Solo nella libertà si renderà conto della vera forza dei legami sociali che tengono insieme gli uomini, e che sono i veri fondamenti di una normale vita sociale.
Ma che dire della natura umana? Può essere cambiata? E se no, riuscirà a sopravvivere sotto l'Anarchia?
Povera natura umana, che crimini orrendi sono stati commessi in tuo nome! Ogni sciocco, dal re al poliziotto, dal parroco ottuso allo scienziato dilettante e senza immaginazione, pretende di parlare con autorità della natura umana. Quanto più grande il ciarlatano mentale, tanto più decisa la sua insistenza sulla cattiveria e la debolezza della natura umana. Eppure, com'è possibile parlarne oggi, con ogni anima in prigione, con ogni cuore in ceppi, ferito e menomato?
John Burroughs ha affermato che lo studio sperimentale degli animali in cattività è del tutto inutile. Il loro carattere, le loro abitudini, i loro appetiti vengono completamente trasformati quando sono strappati al loro habitat dei campi e delle foreste. Con la natura umana in una gabbia angusta, costretta quotidianamente con la forza alla sottomissione, come possiamo parlare delle sue potenzialità?
Solo la libertà, l'espansione, l'opportunità e, soprattutto, la pace e la quiete, possono insegnarci i veri fattori dominanti della natura umana e tutte le sue meravigliose potenzialità.
La superstizione politica ha ancora il predominio sui cuori e sulle menti delle masse, ma i veri amanti della libertà non vogliono avere più nulla a che fare con essa. Invece, credono con Stirner che l'uomo può avere tutta la libertà che ha voglia di prendersi. L'Anarchia è dunque a favore dell'azione diretta, della ribellione aperta e della resistenza a tutte le leggi e restrizioni, economiche, sociali e morali. Ma la ribellione e la resistenza sono illegali. Proprio in questo sta la salvezza dell'essere umano. Ogni cosa illegale richiede integrità, indipendenza e coraggio. In breve, richiede spiriti indipendenti e liberi, "uomini che siano uomini, che abbiano una spina dorsale attraverso la quale non si può far passare una mano".
Lo stesso suffragio universale deve la sua esistenza all'azione diretta. Se non fosse stato per lo spirito di ribellione, per la resistenza da parte dei padri rivoluzionari americani, i loro posteri indosserebbero ancora la livrea del sovrano.
L'Anarchia, il grande lievito del pensiero, permea oggi ogni fase dell'azione umana. La scienza, l'arte, la letteratura, il teatro, l'impegno per il miglioramento delle condizioni economiche, in realtà ogni opposizione sociale e individuale al disordine esistente delle cose, è illuminato dalla luce spirituale dell'Anarchia. È la filosofia della sovranità dell'individuo. È la teoria dell'armonia sociale. È la grande, nascente, vivente verità che sta ricostruendo il mondo, e che annuncerà l'Alba.

In poche parole: Libertà, Uguaglianza e Solidarietà.

Phi *.*

2007-03-10 12:30:49 · answer #4 · answered by Chiara 1 · 2 1

Normalmente queste idee passano superati i 25 anni. Ciao.

2007-03-10 11:38:34 · answer #5 · answered by Annina * 7 · 1 0

anch'io penso che gli italiani non sono pronti per l'anarchia,
e non solo perchè pensano che sia la libertà di lasciare la
macchina in doppia fila, o di andare in giro a massacrare
"i diversi". gli obiettivi dell'attuale società sono ben diversi
da educare le persone, o migliorare le condizioni di vita.
l'economia deve crescere! dovete comprare più cose!
con soldi prestati (virtuali)! paghi con comode rate! ma paghi!
la borghesia non farà mai niente per limitare il potere delle banche, perché sono due facce della stessa medaglia.

2007-03-10 11:21:50 · answer #6 · answered by mud&honey 1 · 1 0

se tutti gli uomini agissero nel bene comune allora si potrebbero abolire le leggi e sarebbe possibile l'anarchia, ma siccome l'uomo agisce nei propri interessi...

2007-03-10 11:17:51 · answer #7 · answered by Siddartha87 4 · 1 0

secondo me se tutte le persone usassero la testa come si deve, allora direi si all'anarchia!!
ma dato che non lo fanno è necessario qualcuno che lo faccia per loro, per il benessere di tutti.

2007-03-10 11:05:09 · answer #8 · answered by LUMI 4 · 1 0

non sono d'accordo ad estendere l'anarchia su territorio nazionale, semplicemente perchè molti non sono anarchici e dovrei imporgliela, se gli piace organizzarsi e darsi delle leggi, lo facciano pure e ne godano vantaggi e svantaggi, ma chi non è d'accordo con quelle leggi dovrebbe avere la possibilità di tirarsi fuori dal loro stato e dal loro ordinamento, questa è libertà e di gestirsi come emglio crede, questa è anarchia
quindi l'anarchia già c'è, così come c'è lo stato, così come c'è sempre stata, le persone lo vedi da te, rispondono ognuna a modo loro, (si vede che sono individualista?) e quindi per alcuni è possibile per altri no
generalizzando sono tanti e troppi quelli che non solo per ignoranza, ma anche per principio rinnegano la libertà, l'autogestione, la possibilità e capacità di scegliere per sè, che devo dirti, dicono degli altri che ci sono troppi animali e così facendo danno una definizione di se stessi, animali spaventati che hanno paura dell'uomo nero
:) ciao

2007-03-10 19:28:22 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Hue anarchia (nulla di personale) dove arrivano loro che succede?
L'anarchia nel passato e sempre stata guerrafondaia, se è questa ti dico NO, ma se hai posto questo tipo di domanda queste cose le conosci anche tu e non sono io che ho l'obbligo di dirtele.
in una società non può sussistere questo tipo di idea, solamente per il mtoivi che ci vogliono delle leggi, altrimenti sei sempre nel buoi.
Non ti pare.
Ciao

2007-03-10 17:51:09 · answer #10 · answered by megaries_1 6 · 0 0

Meglio gli anarchici che i comunisti

2007-03-10 16:27:35 · answer #11 · answered by O' kammerata 2 · 1 1

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