Non è un paradosso, perché un ecosistema può preservarsi vitale solo se mantiene la massima differenziazione e interazione tra le speci che lo costituiscono. Se si introduce una specie in grado di monopolizzare gli input energetici (un predatore molto efficace o un erbivoro non predabile e vorace) si è visto che l’ecosistema crolla e la stessa specie “migliore” non riesce a sopravvivere. Quindi la competizione è positiva ai fini della vita solo finché tra i competitori non vi sono vincitori assoluti e la selezione funziona in modo coadiuvante per lo sviluppo di tutti, mantenendo massima la differenziazione. La specie umana è ormai da tempo sia un predatore efficientissimo, sia una preda non predabile, ma a differenza di altre speci “vincitrici” che ci hanno preceduto e che non potevano fare a meno di vincere e quindi di estinguersi, potrebbe l’uomo ancora in qualche modo salvarsi? Come?
2007-03-22
04:26:09
·
8 risposte
·
inviata da
etcetera
7