1 - Credo che vincerebbe la fazione antinucleare. In un referendum senza quorum come dovrebbe essere in questo caso, la maggioranza di voti andrebbe alla posizione espressa dall'elettorato più "attivista" che è tradizionalmente quello dei movimenti. Considerando che alla maggior parte dei cittadini non importa un bel niente del nucleare o dell'energia in genere e che gli italiani stanno diventando sempre più diffidenti rispetto allo strumento referendario ( tanto i governi fanno sempre quello che vogliono no? ) il risultato, salvo grosse campagne mediatiche, dovrebbe essere questo.
2 - Un risparmio, seppure ci fosse, lo vedremmo tra molto tempo, vuoi perchè il tempo di costruzione delle centrali tra l'individuazione delle aree e la realizzazione delle strutture sarebbe lungo, vuoi perchè per risentire di qualche beneficio economico dovremmo costruirne un certo numero.
Inoltre, considerando che si tratterebbe di un intervento a medio e lungo termine, sarebbe un investimento poco saggio in quanto la sperimentazione sulla fusione nucleare sta facendo passi avanti ( vedi programma internazionale ITER ) e investire nel vecchio nucleare adesso, con tutto il carico di problemi che si dovrebbero affrontare per renderlo sistema, non sarebbe un esempio lampante di tempismo.
Gli altri paesi che usano il nucleare l'hanno inserito nel loro sistema di produzione da anni e, cosa non da poco, hanno delle discariche autonome ( è andato un servizio apposito su Report anni fa ) dove "conserveranno" il combustibile esausto per le prossime migliaia di anni. Noi non siamo riusciti a individuare un'area per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi ospedalieri, non oso immaginare come ci potremmo organizzare per stoccare i rifiuti dei reattori senza dover ricorrere all'onerosissimo smaltimento all'estero.
Molto più furbo sarebbe, invece, investire sulle energie rinnovabili, che possono fornire quantitativi buoni di energia ( in Germania e in Spagna stanno incrementando l'energia prodotta con l'eolico con risultati eccezionali ) oltre che avere spese di gestione praticamente nulle. La tecnologia dell'eolico sta producendo pale sempre più resistenti e produttive e il solare ha prospettive ottime se c'è una politica d'incentivazione per la diffusione dei pannelli fotovoltaici ( vedi l'ottima campagna fatta in Catalogna ).
Comunque guarda... credo che ogni strada, se pianificata con intelligenza, potrebbe avere degli effetti positivi sulla nostra economia. Il vero nodo cruciale è: l'Italia è capace di avviare una politica energetica efficace? Qualsiasi essa sia?
La mia risposta è no. Non la classe politica attuale ( di destra e di sinistra ).
Ciao.
2007-03-26 14:18:25
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answer #1
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answered by AshtoAsh 2
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a mio modestissimo parere:
1) l'italia non è ancora pronta x il nucleare. abbiamo ancora l'onda emotiva del disastro di chernobil e non siamo sufficientemente informati, come opinione pubblica. vale a dire che la convinzione che il nucleare è pericoloso prevarica i dati oggettivi sulla sicurezza delle moderne centrali e sul fatto che le centrali francesi sono ai confini con l'italia..
2) i costi sarebbero sicuramente più ridotti, visto che la produzione avverrebbe in economia e ridurebbe la voce "import" del bilancio nazionale. tuttavia si creerebbero dei grossi problemi di stoccaggio delle scorie radioattive (non le vorrebbe nessuno, per cui diventerebbe un grandissimo costo farle accollare a un qualsiasi paese estero).
io credo che sia meglio investire su energie alternative, ove possibile. penso all'eolico e al solare nel sud italia, dove sole e vento sono forti e costanti per buona parte dell'anno, ma visto come si sta comportanto il ministero per l'ambiente con l'impianto eolico della basilicata dubito che si affronterà mai seriamente la questione. si preferirà fare gli struzzi e imporre inutili ma vistosissime giornate a piedi.
ciau
2007-03-26 04:03:17
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answer #2
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answered by wildina 5
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E' il solito problema del suffragio universale. E' sacrosanto che su alcuni argomenti ciascuno deve dire la sua ma per altri, come il nucleare, bisognerebbe avere delle conoscenze almeno elementari per poter dare un giudizio ponderato.Nel caso specifico aver rinunciato al nucleare e acquistare all' estero l' energia prodotta con questo, è come minimo una contraddizione oltre che un danno economico di cui ringraziare i "verdi".
2007-03-28 20:08:42
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answer #3
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answered by fbianchi31 5
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credo che per motivi economico\politici... ormai la frittata sia fatta !!
è troppo tardi cmq se facessere un referendum oggi andrebbe cmq male... nn si possono "dare in pasto" alla massa problematiche così tecniche
nella mente del primato medio basso NUCLEARE = BOMBA = MALE nella mente dell'ambientalista NUCLEARE = NO = MEGLIO BRUCIARE CATRAME A MANETTA TANTO SIAMO STUPIDI !
2007-03-27 07:07:51
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answer #4
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answered by aid85 PROTESTO: NO CENSURA 4
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Ci sono degli informazione del costo dapertutto, pero, non si trovano il costo per armazenare e spostare i rifiuti.
Ingliterra hai un saco de problema, perche non ce piu posto dove portare tutta quella roba radioativa.
Penso che sia una bufala.
2007-03-27 05:51:45
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answer #5
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answered by carlos_frohlich 5
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la votazione non so come finirebbe, ma se vincesse il si non credo che avremmo molto giovamento, perché in italia:
1- prima di costruire una centrale ci mettono 50 anni
2- esplode il giorno dell'inaugurazione
3- se esplode dopo nel frattempo ci nascondono nel giardino di casa o sotto la moquette le scorie che andrebbero smaltite in modo appropriato
4- le tariffe dell'elettricità rimarrebbero le stesse e la differenza se la intascherebbe qualcuno
2007-03-26 23:40:16
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answer #6
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answered by maroc 7
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Probabilmente il risultato della votazione sarebbe lo stesso.
All' epoca il referendum è stato fatto poco dopo l'incidente di Chernobyl e la gente ha votato per la chiusura delle centrali nucleari con ancora addosso la paura, senza prendere in considerazione il fatto che le nostre centrali erano all' avanguardia per quanto riguarda la sicurezza.
La decisione presa è comunque assurda, in quanto oltre a dover acquistare l'energia elettrica dai paesi esteri, siamo circondati da centrali nucleari (in Francia o ancora più preoccupante in Slovenia).
Probabilmente gli ambientalisti vivono lontano da centrali elettriche alimentate a carbone che ogni giorno immettono nell' atmosfera TONNELLATE di gas e polveri.
Per quanto riguarda il lato economico, probabilmente le nostre bollette sarebbero più "leggere", evitando di dover acquistare dall'estero.
2007-03-26 04:07:19
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answer #7
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answered by ANDREA 75 3
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Secondo alcuni studi, il risparmio economico derivante dall'uso di energia nucleare sarebbe solo temporaneo e fittizio infatti il costo per lo smaltimento delle scorie sarebbe maggiore del risparmio ottenuto in fase di produzione dell'energia.
2007-03-26 04:03:08
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answer #8
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answered by ask&answer 2
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1. Credo che per adesso il risultato sarebbe ancora incerto,ma il giorno che decideranno di proporre il referendum avranno fatto tanta di quella propaganda che la gente voterà sicuramente a favore (basta ricordare come convinsero gli operai a rinunciare alla scala mobile...);
2. Il guadagno sarebbe senza dubbio notevole, ma bisogna tener conto che le centrali bisogna prima costruirle e dotarle di tutti i sistemi di sicurezza,quindi possiamo scordarci che possa essere una soluzione a breve scadenza. Oltretutto sarei disposto a scommettere che riuscirebbero a speculare anche su quella...
Per concludere,il problema può anche essere l'energia, ma che dire delle compagnie che l'energia dovrebbero gestirla? Finchè i soldi sono in mano a loro io non mi sentirei sicuro.
Basti ricordare che paghiamo alle più grande aziende petrolifere una tassa speciale per dovrebbe servire per promuovere le energie alternative. E che nonostante si cambi governo,nessuno riesce a fare qualcosa per evitarlo.
2007-03-26 04:01:18
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answer #9
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answered by . 6
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1) credo vincerebbe il "si" al nucleare, ma non con un gran margine...
2) Il beneficio economico sarebbe sbalorditivo 3) le nostre bollette, una volta ammortizzati i costi di costruzione della rete delle centrali (un anno al massimo) potrebbero addirittura scendere del 60% forse anche di +
Inoltre si creerebbero molti posti di lavoro per fisici ed ingegneri che ora magari fanno la fame dopo aver seguito un iter di studi lungo, difficile e di alto livello....
Io sarei per un "si" incondizionabile
2007-03-26 04:03:26
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answer #10
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answered by thgildnakrad 4
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