allora...io la carne la mangio,non sono vegetariana..e secondo me i cacciatori e gli allevatori che comunque si LIMITANO a uccidere per mangiare,beh,non sono pienamente da condannare,perche' l'uomo fin dall'inizio dei tempi si procura il cibo in questo modo,e' nella sua natura...
Ma se prendiamo in considerazione quelli che praticano la caccia per il gusto di farlo,per divertimento,per UCCIDERE e basta,che poi usano gli animali per farne dei soprammobili o per farne dei capi d'abbigliamento,beh,quelli sono esseri abominevoli,che meriterebbero di essere messi al rogo e di bruciare lentamente..
questo e' quello che penso io....
2007-06-22 21:51:02
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answer #1
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answered by Anonymous
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Certo che con questa domanda, secondo me, rischi di aprire un conflitto senza soluzione , è chiaro che da quando esiste la vita esiste anche la catena alimentare fatta da animali predatori e animali prede, in questa catena alimentare centra con tutte le scarpe anche l'uomo, è chiaro che uccidere per mangiare ha un senso ben diverso dall'uccidere per divertimento, ma a parte che ci uccidiamo fra di noi figuramoci se uccidiamo gli animali solo per mangiare.
L'evoluzione ci ha portato ad allevare direttamente gli animali che consumiamo e la caccia è ridotta a poche popolazioni che hanno scelto di vivere secondo dettami antichi, la caccia da noi è diventata un "passatempo" (non me ne vogliano i cacciatori), molta selvaggina cacciata finisce comunque nelle nostre tavole , quì subentra la demagogia, io personalmente sono contrario alla caccia, ma poi mi ritrovo, seppur molto raramente, a consumarla piangendo le cosiddette "lacrime di coccodrillo" e credo che molti facciano come me, escluso persone veramente contrarie e coerenti.
Penso che alla fine si elimini senza consumare la carne di allevamento, ma questo per motivi quntitativi di produzione, chi caccia è difficile che butta la "preda".
L'unico appunto e sul fatto che sento molti cacciatori che dicono che loro non sono nemici della natura ma la rispettano, ecco, se posso esprimere un mio parere senza fa arrabiare alcuno, i cacciatori sono cacciatori e basta, chi ama la natura e la rispetta veramente non spara agli animali ma gli rispetta in tutti i sensi, il mio parere non vuole mancare di rispetto ai cacciatori, solo che gli uomini che rispettano la natura sono altri, tipo Konrad Lorenz, o Diana Fossey, che morì per difendere i gorilla dai cacciatori, scusate... dai bracconieri, che sicuramente sono i veri nemici della natura e degli animali.
2007-06-22 18:05:45
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answer #2
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answered by Paolo 7
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il nemico degli animali che ha fatto più danni sono i DISERBANTI DELL'AGRICOLTURA
i cacciatori hanno fatto danni ma mai come quelli
2007-06-24 05:14:42
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answer #3
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answered by apedri 3
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E' UNA DOMANDA IMPEGNATIVA INDUBBIAMENTE, MA MI VIENE IN MENTE CHE uccidere per puro divertimento qualsiasi forma di vita sia il vero insulto.
In epoche ormai assai lontane l'atto di uccidere per mangiare prevedeva un rito che sottolineava la sacralitàdel gesto e si ringraziava persino un albero quando lo si tagliava per costruire un riparo o fare il fuoco e comunque poi veniva sostituito con una giovane pianta.
I popoli cacciavano la selvaggina che gli serviva per cibarsi e per sopravvivere all'inverno e mai in quantità maggiore perchè la specie non si estinguesse e ci fosse cibo per il tempo futuro.
C'era una sorta di rispetto per una natura generosa senza la quale non si poteva sopravvivere nemmeno un giorno.
L'uomo si sentiva parte integrante di essa e non un semplice consumatore al super mercato, era consapevole della stretta interdipendenza tra lui e l'ambiente.
Hai ragione quando parli di uccisioni inutili e per questo in un certo senso che anche l'atto del cibarsi ha perso ogni significato sacro. di corsa, appillaiati su uno sgabello senza sapere nemmeno cosa di fatto sto mangiando, ma vedere una semplice polpetta tra due fette di pane fa sentire assolti da ogni " colpa" Non so da dove proviene, non conosco l'animale che è stato sacrificato...
L'Atto stesso di uccidere un animale allevato allo scopo di nutrirsi coinvolgeva in un senso del " sacrificio " suscitava un latente senso di "colpa " naturale nell'uomo che veniva poi elaborato con preghiere di ringraziamento ( molto prima ancora del cattolicesimo ) e questo era un prezzo naturale da pagare.
Oggi paghiamo uno scontrino alla cassa. Ciao
2007-06-23 13:14:37
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answer #4
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answered by nonnafiaba15 3
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Considerando che molti cacciatori sono costretti a sparare prevalentemente ad animali allevati per questo scopo la questione è solo di carattere etico: è giusto uccidere per soddifare la propria passione? E' moralmente accettabile far soffrire un animale per il proprio divertimento? Questo vale anche la cosiddetta pesca sportiva. E', pertanto, una faccenda legata alla coscienza individuale. Diverso il discorso se si parla di quei farabutti che ammazzano qualsiasi cosa vedano muoversi tra le fronde di un albero o in mezzo ad un cespuglio. D'inverno nutro pettirossi, cinciallegre & C. ma so che ci potrebbe essere in giro qualche deficiente che poi me li fa fuori. Sarebbe esagerato parlare della eterna lotta tra il bene e il male visto che nel mondo ci sono guai molto più seri, però una schioppettata di sale nel fondoschiena gliela tirerei volentieri. Gli allevatori lo fanno per lavoro e quindi l'aspetto morale non si pone, a meno che non vogliamo diventare tutti vegetariani: in questo caso ci sarebbero migliaia di posti di lavoro in meno, però.
2007-06-23 08:30:23
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answer #5
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answered by shake4me 7
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I cacciatori!!!!! Anche perchè se cacci lo devi fare solo per cibarti ,e in situazione di pericolo ,diversamente non giustifico la cosa,tollero l'allevamento solo perchè sono onnivora e devo campare!!!!!!!
2007-06-23 05:29:11
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answer #6
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answered by Zia La 3
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il cacciatore nn è nemico degli animali, caso mai lo è il bracconiere...è molto diverso a mio avviso: l'essere umano è onnivoro, pertanto è cosa molto naturale nutrirsi di carne animale.
2007-06-22 14:28:27
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answer #7
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answered by Ladybug 3
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