..anche quando lo vede.
Semmai lo rispecchia o lo riproduce fedelmente, senza sentire l’esigenza di intervenirvi con le mani, col pensiero o col corpo. Il suo sguardo è assente, distratto.
Che cosa distrae quello sguardo? Che cosa pensa il pensiero che si rifiuta di pensare al mondo? Abbiamo davvero a che fare con un’assenza?
Ho cercato di esplorare, tra i labirinti del pensiero occidentale, una presunta assenza. E ho invece trovato una presenza, la presenza di un "altrove", su cui lo sguardo indifferente ama soffermarsi, assumendo talvolta i lineamenti della malinconia.
Questo altrove non è dato una volta per tutte. Non è, o non si
presenta, come una visione. E anzi, quando arriva a parlare di sé , si pretende più reale del mondo reale che lo sguardo indifferente rifiuta di contemplare. È un rifugio, forse. Una fortezza ben salda nelle mani del pensiero che non vuole il mondo, cui del resto, inevitabilmente, appartiene.
Quante volte hai riscontrato questa malinconia dentro te?
Alba
2007-11-04
02:35:41
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7 risposte
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inviata da
Anonymous