Quando si ha troppo si cerca sempre di più e alla fine si giunge all'eccesso perchè è sempre tutto troppo noioso.
In più il bombardamento mediatico tende a quello perchè fa più presa sulle persone
2007-10-31 05:12:36
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answer #1
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answered by Saccobello 3
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Parole sante!
Dovrebbero meditarle soprattutto gli italiani, politici in primis.
2007-10-31 04:58:02
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answer #2
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answered by sandro 7
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Tu hai citato Freud, il padre della psicanalisi, io ti rispondo con Durkheim, un noto sociologo francese, che sosteneva che per una vita sana un individuo deve sapersi porre dei limiti, deve regolamentare le troppe aspirazioni . Quando questa condizione non si verifica, è facile cadere nell'anomia, una patologia in cui le persone perdono il senso del limite e credono che tutto sia possibile, portando a volte l'individuo al suicidio. Ma anche il contrario fa male, quando ci sono troppe restrizioni e i soggetti non hanno più desideri. Quindi bisogna anche porre dei "limiti ai limiti", in altre parole bisogna mantere un equilibrio tra i propri desideri e la possibilità che essi si realizzino!
2007-10-31 08:11:42
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answer #3
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answered by ilary^^ 5
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La "contenzione" delle proprie emozioni, è un qualcosa che deve essere "imparato" crescendo. Non significa "reprimere" ma "contenere" entro limiti accettabili per il proprio equilibrio e per quello di chi ci sta intorno. L'eccesso nasce da questa diseducazione, non si è imparato ad avere un ritorno emotivo delle proprie azioni per cui tutto è "lecito". I famosi "no che aiutano a crescere" sono proprio questo. All'interno della scuola ad esempio questo è molto evidente. Ragazzini non in grado di accettare un "no" detto da un insegnante, ragazzini attirati solo dall'eccesso, ragazzini non capaci di capire che la azioni vanno calibrate appunto, sono in germe, quegli adulti che poi sapranno solo avere rapporti sbrigativi e superficiali
bisou
2007-11-04 22:49:04
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answer #4
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answered by ribes_200 5
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L' eccesso portato all' estremo diviene noia ed insofferenza. Vivendo sempre al massimo, cercando sempre l' estremo, dimentichiamo noi stessi e le nostre emozioni. Annoiati da tutto cerchiamo in sensazioni folgoranti la nostra felicità, che seduta in un angolo aspetta che la nostra smania si plachi. Gli eccessi sono tutti sbagliati, non conducono a nulla e ci rendono sempre più distanti dalla nostra vera vita e dai nostri simili, con cui non sappiamo piu' condividere una semplice emozione. Bella domanda e salutami Sigmund.
2007-11-02 00:27:59
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answer #5
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answered by Manwë 6
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Il primo obiettivo che ci poniamo è quello di tentare un’esplorazione e concettualizzazione, riteniamo utile dal punto di vista pedagogico, di ciò che si può intendere per affettività, ambito molto ampio, complesso e descritto con concetti spesso confusi. Cosa si intende per intelligenza emotiva e sociale o per competenze emotive e affettive? Crediamo che spesso vengano utilizzati molti termini, che in realtà indicano contenuti psicologici molto diversi, quasi come sinonimi, e questo contribuisce non poco alla confusione operativa.
2007-11-01 16:43:59
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answer #6
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answered by chameloot2 6
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Di qualcosa si deve pur morire..
2007-10-31 09:53:43
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answer #7
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answered by Anonymous
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Spesso è vero ma io ti dico una cosa: "frenarsi è il peggiore degli eccessi!" Ciao.
2007-10-31 05:53:53
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answer #8
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answered by fulmine 7
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e si cade nel vuoto!!!
2007-10-31 05:39:45
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answer #9
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answered by sina m 3
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La sazietà rende apatici e pesanti.Non ci si muove più nè per noi nè per gli altri
2007-10-31 05:19:25
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answer #10
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answered by Anonymous
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