Ma cosa può dare una simile sicurezza se Gesù stesso ha invitato a non fare di queste scelte?!... Noi crediamo sia la stessa incomprensione, magari basata sulla tradizione stessa e sull'ignoranza delle ragioni altrui: il credente non è migliore se non si pone questa domanda , se non ha dubbi di sorta, anzi... una mente più attenta alla presenza di Dio nella storia, come lo era Elia profeta quando ha udito Dio che stava nella brezza della sera e non nella tempesta,che tutto travolge, poichè Dio sta sempre nascosto, anche nella storia, che è storia di oppressione delle minoranze e delle identità, delle diversità...
Ascoltare questa voce non è facile, allora che credenti siamo?
In vicinanza della Pasqua come ci consideriamo, migliori o peggiori di quelli che stanno dalla parte della differanzianzione e che, diamine, stiamo tornando ai "tempi della schiavitù romana"??? Grazie Dafne
2007-03-06
23:10:24
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inviata da
Anonymous
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Società e culture - Altro