domenica di nebbiolina fitta, nn si vede attraverso il sentiero, il parco sta riposando come il cuore della gente, è domenica! le anatre sono le uniche sempre deste, vere padrone di quel verde angolo, e gli alberi sono i loro eterni guardiani, sempre vigili e imponenti. su una quercia un uomo si è arrampicato, e quell'essere brizzolato gioca con la sua voce e si burla della sua ragione. imita ora un gatto smarrito, ora una cornacchia spelacchiata, e ancora un cuculo diurno. accorre la gente, i curiosi, quelli a cui le orecchie l'uomo ha destato, e accorrono anche quelli che vengono chiamati forze dell'ordine, e servizi della comunità. convincono l'omino, che mesto scende, anche perchè la sera e il freddo incombe, e lo invitano a seguirli. ma a seguirli dove? nn lo sanno neanche loro, folli e gonfi di potere, hanno dimenticato che nn c'è un reato che si chiama "abuso di imitazioni animalesche in pubblico", e nessuno ha lamentato abuso della quiete pubblica, anzi, un sorriso gli strappò semmai.
“Al manicomio!”, urla qualcuno. “Sì, al manicomio l’intruso!” si sente ancora. Cerca che ti riguarda, hanno dimenticato che proprio loro votarono per chiudere i manicomi, ma perché? Lo sapeva lui perché, l’omino brizzolato, e ben certo di nn aver nessun reato commesso, sputò la sentenza della vita”I manicomi avete serrato, o voi stolti, perché vi ci avrebbe chiuso dentro lui, ‘ché in realtà la follia ha preso da tempo le vostre anime”! Sguardi sorpresi e bocche spalancate, tutti allentarono la morsa all’omino, ed egli fu libero di riprendere il sentiero e sparire tra la nebbiolina…
2006-11-19
04:01:23
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inviata da
Anonymous
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Sociologia