Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministro della Salute Livia Turco, entrato in vigore nel novembre scorso, che raddoppiava (da 500 a 1.000 milligrammi ) la dose consentita di cannabis, al di sotto della quale un consumatore di “spinelli” non rischiava sanzioni penali. Una bocciatura clamorosa del provvedimento con cui la ministra lanciava un messaggio ambiguo e fuorviante a tutti i giovani italiani, soltanto per dare un segnale di vicinanza e simpatia a quelle forze politiche e culturali che da tempo si battono per la liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere.
Il decreto aveva anche l’intento di svuotare in parte la legge Fini- Giovanardi e di fatto si risolveva, come aveva subito sottolineato il centrodestra, in un abbassamento della guardia nella lotta alla droga.
Il Tar ha riconosciuto la pericolosità del decreto e ne ha sospeso la validità per due motivi:
2007-03-23
04:47:29
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inviata da
antonio_cau
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Politica e governo - Altro