Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministro della Salute Livia Turco, entrato in vigore nel novembre scorso, che raddoppiava (da 500 a 1.000 milligrammi ) la dose consentita di cannabis, al di sotto della quale un consumatore di “spinelli” non rischiava sanzioni penali. Una bocciatura clamorosa del provvedimento con cui la ministra lanciava un messaggio ambiguo e fuorviante a tutti i giovani italiani, soltanto per dare un segnale di vicinanza e simpatia a quelle forze politiche e culturali che da tempo si battono per la liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere.
Il decreto aveva anche l’intento di svuotare in parte la legge Fini- Giovanardi e di fatto si risolveva, come aveva subito sottolineato il centrodestra, in un abbassamento della guardia nella lotta alla droga.
Il Tar ha riconosciuto la pericolosità del decreto e ne ha sospeso la validità per due motivi:
2007-03-23
04:47:29
·
12 risposte
·
inviata da
antonio_cau
4
in
Politica e governo
➔ Politica e governo - Altro
• la mancanza di un’istruttoria tecnico-scientifica che lo giustificasse;
• la legge non conferisce la discrezionalità di politica di stabilire quale sia la dose consentita di stupefacente, conferisce soltanto una “discrezionalità tecnica soprattutto per quanto attiene alle competenze del ministro della Salute”.
2007-03-23
04:48:26 ·
update #1
Il centrodestra, compatto, chiede che la ministra Turco lasci il dicastero della Salute dopo essere stata bocciata in maniera così clamorosa e, soprattutto, per aver fatto pervenire ai giovani un segnale di colpevole lassismo e di ingiustificata tolleranza, proprio quando più alto è l’allarme per la diffusione della droga nel nostro Paese.
Livia Turco, d’altra parte, aveva raccolto critiche anche nell’Unione. In particolare, esponenti della Margherita l’avevano accusata di non aver concertato e coordinato il ritocco alla legge Fini-Giovanardi. Ieri il senatore Antonio Polito ha ricordato che con una collega dei Ds aveva votato, in commissione sanità, un ordine del giorno presentato dalla CdL col quale si invitava la ministra Turco a valutare con maggiore attenzioni i potenziali pericoli del decreto. Lo stesso Polito ha affermato che Livia Turco dovrebbe riconsiderare tutta la materia.
2007-03-23
04:49:56 ·
update #2
Allenata alle figuracce.
Non è la prima volta che Livia Turco viene bocciata dai magistrati amministrativi e invitata a dimettersi dall’opposizione. S’era insediata da qualche mese al ministero quando, approfittando del clima di smobilitazione estiva, il 4 agosto scorso tentò un colpo di mano all’istituto romano Regina Elena, specializzato nella ricerca e nella cura dei tumori. Applicando in maniera brutale la versione alla vaccinara dello “spoil system” esonerò dalla guida dell’ospedale l’oncologo Francesco Cognetti, noto in tutto il mondo per la sua competenza e capacità di ricerca. La colpa del professore Cognetti era quella di essere stato nominato nel 2001 dal ministro del centrodestra, per essere poi confermato dopo cinque anni, poco prima che il centrosinistra arrivasse al potere.
2007-03-23
04:51:13 ·
update #3
Al posto di Cognetti, la ministra Turco nominò un’ altra studiosa, evidentemente più vicina al centrosinistra, che però non aveva la stessa caratura scientifica e l’identica specializzazione di Cognetti. Lo studioso non si piegò al diktat politico e presentò un ricorso che il consiglio di Stato accolse. Il Consiglio stabilì che lo spoil system non poteva ignorare specificità professionali e competenze indiscutibili. Prima ancora che la decisione del Consiglio di Stato diventasse efficace, Livia Turco reintegrò Cognetti. Una marcia indietro in piena regola. Anche allora si chiesero le dimissioni del ministro, che naturalmente non si mosse. Fra i politici del centrosinistra evidentemente si è abbassata la soglia della modica quantità di pudore.
2007-03-23
04:52:54 ·
update #4
X ALfronte:
perdonami, ma non avevo visto che la domanda l'avevi già posta tu. Ero assente da alcuni giorni e....ho letto ora la tua domanda e le risposte che ti hanno dato. Tuttavia il tema, credo, merita ancora attenzione. Quella di che condivide la nostra posizione ma anche, spero, quella di chi dissente, con l'intesa però che spiegheranno le ragioni del dissenso con articolate argomentazioni e non con sterili critiche. Ciao.
2007-03-23
06:24:28 ·
update #5