Posto che i segni linguistici sono arbitrari, e il genere cambia a seconda delle culture...
quanta percezione della nostra realtà extralinguistica è dominata dalle categorie linguistiche?
L'associazione donna-luna è antichissima (pensiamo alle fasi lunari, al ciclo femminile, alle maree), eppure in alcune lingue, come il tedesco (der mund), è di genere maschile...
Che percezione dell'oggetto luna avremmo se si trattasse di un sostantivo maschile? Quanta meravigliosa poesia, quante suggestioni ci saremmo persi, da Virgilio in poi, passando per il canto notturno di un pastore errante dell'Asia di Leopardi, per le meravigliose similitudini di D'Annunzio, fino ad oggi?
Nascente luna, in cielo esigua come
il sopracciglio della giovinetta...
(D'Annunzio)
2007-03-12
23:28:30
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inviata da
Specchio800
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