il rumore ferroso del lontano treno, beffardo e ingiusto, rifletteva ciò che la sua anima provava, un senso di lontananza e di vuoto per essere giunto tardi. nel suo stretto abito, la tesa del cappello calata sugli occhi, le sue lascrime scendevano, e gelavano il suo viso. il vento soffiava alle sue spalle, ed era l'unico segno che lo faceva sentire ancora vivo. Spietato vento! Il mondo era diventantato pura visione, senza nè ieri nè domani, ma solo quell'attimo che avrebbe voluto cancellare, o annullarsi per sempre. Ma il vento..!
c'era la vita che chiamava, e nn sarebbe più stata la stessa, qualcosa era cambiato, lo spirito aveva toccato altezze siderali, lassù dove manca il fiato. e se forse un giorno mai fosse sceso, chiedeva solamente di salire su quel treno, perchè le occasioni agli uomini di fede, ritornano sempre, dal vento..
pepologia silente
2006-11-22
02:22:13
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inviata da
Anonymous
in
Sociologia