Spero di poterti essere di aiuto!!Con Ottaviano si ha il tramonto della Repubblica e l'assunzione del potere da parte di una sola persona. Infatti Ottaviano, nel 31 a.C., riuscì a battere Antonio (battaglia di Anzio) e divenne l'unico assoluto dominatore di Roma e tutti credettero che un governo nelle mani di una sola persona fosse la migliore garanzia di pace e tranquillità; in effetti Ottaviano fu molto abile e riuscì ad imporre il nuovo ordinamento statale (PASSAGGIO DALLO STATO DEMOCRATICO, RAPPRESENTATO DALLA REPUBBLICA, ALLO STATO ASSOLUTO, RAPPRESENTATO DAL PRINCIPATO) senza scosse.Quindi Ottaviano divenne console,tribuno,censore,principe,imperatore a vita.Inoltre egli assunse anche la carica di pontefice massimo, ossia di capo religioso; dunque il suo potere era senza limiti e ad egli si vollero dare anche attributi divini:venne chiamato AUGUSTO, ossia sacro. Con ciò(titolo di imperatore e titolo di augusto) ci fu definitivamente la fine della repubblica:29 a C. La riforma augustea riguardò anche le classi sociali, i cui compiti furono determinati con un nuovo ordine di rapporti e attribuzioni. Dalla classe senatoria venivano scelti gli alti funzionari, i governatori delle province e gli alti comandanti militari. Queste cariche permettevano, dopo un onorato servizio, di entrare a far parte del Senato: in questo modo, dopo tanti secoli, riuscirono a penetrare in questo ambiente chiuso dell'aristocrazia anche elementi estranei. Dopo la classe senatoria veniva la classe equestre o dei cavalieri, alla quale apparteneva la ricca borghesia; da questa venivano scelti i prefetti, comandanti dei corpi militari ausiliari, che erano dei veri e prorpi fiduciari personali dell'Imperatore.Dopo queste due classi veniva la plebe urbana, a cui inizialmente Augusto cercò di ridare dignità di cittadini ripristinando i comizi popolari; ma nelle adunanze si verificavano disordini e Augusto non li riconvocò più: così scompariva definitivamente un organismo democratico: nonostante ciò Augusto continuò a godere del favore popolare.Per migliorare l'efficienza amministrativa dello Stato, Augusto divise l'Italia in 11 regioni e raggruppò le 25 province dell'Impero in due categorie: PROVINCE SENATORIE(quelle più antiche, che continuarono ad essere governate da proconsoli nominati dal senato e approvati da lui) e PROVINCE IMPERIALI(più recenti, governate direttamente dall'Imperatore per mezzo di luogotenenti). Ma, mentre i cittadini d'Italia avevano la cittadinanza romana( ossia avevano l'esenzione dall'imposta personale, il diritto di essere tutelati dalle leggi romane e giudicati dai tribunali romani), gli abitanti delle province venivano considerati invece stranieri(peregrini). Augusto, a difesa dell'Impero creò un forte esercito(i legionari venivano arruolati tra le popolazioni di cittadinanza romana, mentre i soldati ausiliari provenivano da quelle delle province)e due flotte che vigilavano il Mar adriatico e il Mar Tirreno( poi vi erano anche delle flotte minori per proteggere dal Mediterraneo occidentale le coste della Gallia e della Spagna). Inoltre Augusto collegò le province cono Roma con un servizio regolare di posta. Augusto amò la pace:le guerre che fece furono solo per rafforzare i confini dell'Impero; infatti volle porre sotto il dominio di Roma le Alpi Marittime, la Rezia (Alto Adige) e il Norico (Austria) per garantire, con il controllo dei valichi alpini, la sicurezza dell'Italia. Nell'area germanica conquistò la Vindelica;nell'Europa occidentale conquistò le province della Mesia(Bulgaria) e della Pannonia (Ungheria);in oriente sottomise l'Armenia, la Galazia e la Giudea.Augusto inoltre volle restaurare lo spirito romano:esaltò la santità della famiglia rendendo difficili i divorzi e prevedendo pene più severe per gli adulteri;riportò la religione all'antica purezza liberandola da culti stranieri.Cercò di conciliare nuove esigenze con le vecchie, e per questo suo spirito di moderazione assunse il titolo di Augustus per decreto del Senato:27 a.C.In suo onore si eressero templi. Roma, per essere una capitale degna di un così vasto Impero, fu arricchita di opere pubbliche: es. Pantheon,teatro di Marcello,l'Augusteo,ecc. Questa età (27 a.C.- 14 d.C.) fu detta SECOLO D'ORO o SECOLO D'AUGUSTO.
2006-11-25 00:25:48
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answer #1
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answered by AnnaChiara 2
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leggere sui libri no eh?
2006-11-22 02:43:16
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answer #2
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answered by §ilvietta§ 4
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Quando la Repubblica Romana (509 a.C. - 31 a.C.) arrivò alla fine, Caio Giulio Cesare Ottaviano, pronipote di Giulio Cesare e da lui adottato, rafforzò la sua posizione con la sconfitta del suo unico rivale per il potere, Marco Antonio, nella battaglia di Azio. Anni di guerra civile avevano lasciato Roma quasi senza legge. Tuttavia Roma non era ancora preparata ad accettare il controllo di un despota.
Ottaviano agì astutamente. Per prima cosa sciolse il suo esercito ed indisse elezioni. Ottaviano fu eletto alla prestigiosa carica di console. Nel 27 a.C., ufficialmente restituì il potere al Senato di Roma, e si offrì di rinunciare alla sua personale supremazia militare ed egemonia sull'Egitto. Non solo il Senato respinse la proposta, ma gli fu anche dato il controllo della Spagna, Gallia e Siria. Poco dopo Il Senato gli concesse anche l'appellativo di "Augusto".
Augusto sapeva che il potere necessario per un governo assoluto non sarebbe derivato dal consolato. Nel 23 a.C., rinunciò a questa carica, ma si assicurò il controllo effettivo assumendo alcuni poteri legati alle antiche magistrature repubblicane.
Gli fu garantita a vita la tribunicia potestas, legata in origine alla magistratura di tribuno della plebe, che gli permetteva di convocare il Senato e decidere e porre questioni avanti ad esso.
Ricevette inoltre l'imperium, ossia il comando militare, che gli dava autorità suprema in tutte le questioni riguardanti il governo del territorio.
Il 27 a.C. e il 23 a.C. segnano le principali tappe di questa vera e propria riforma costituzionale, con la quale si considera che Augusto assumesse concretamente i poteri propri di imperatore di Roma. Egli tuttavia più tipicamente usò titoli come "Principe" o "Primo Cittadino".
Con i nuovi poteri che gli erano stati conferiti, Augusto organizzò l'amministrazione dell'Impero con molta padronanza. Stabilì moneta e tassazione standardizzata; creò una struttura di servizio civile formata da cavalieri ed uomini liberi (mentre in precedenza erano prevalentemente schiavi) e previde benefici per i soldati al momento del congedo.
Fu un maestro nell'arte della propaganda, favorendo il consenso dei cittadini alle sue riforme. La pacificazione delle guerre civili fu celebrata come una nuova età dell'oro dagli scrittori e poeti contemporanei, come Orazio, Livio e soprattutto Virgilio. La celebrazione di giochi ed eventi speciali rafforzavano la sua popolarità.
Augusto inoltre per primo creò un corpo di vigili, ed una forza di polizia per la città di Roma, che fu suddivisa amministrativamente in 14 regioni.
Il controllo assoluto dello stato gli permise di indicare il suo successore, nonostante il formale rispetto della forma repubblicana. Inizialmente si rivolse al nipote Marco Claudio Marcello, figlio della sorella Ottavia, al quale diede in sposa la figlia Giulia. Marcello morì tuttavia nel 23 a.C.: alcuni degli storici successivi ventilarono l'ipotesi, probabilmente infondata, che fosse stato avvelenato da Livia.
Augusto maritò quindi la figlia alla sua "mano destra", Agrippa. Da questa unione nacquero tre figli Caio Cesare, Lucio Cesare e Postumo (così chiamato perché nato dopo la morte del padre) e i due maggiori furono adottati dal nonno con l'intento di farne i suoi successori, ma morirono anch'essi in giovane età. Augusto mostrò anche favore per i suoi figliastri (figli del primo matrimonio di Livia) Tiberio e Druso, che conquistarono a suo nome nuovi territori nel nord.
Dopo la morte di Agrippa nel 12 a.C., il figlio di Livia, Tiberio, divorziò dalla prima moglie, figlia di Agrippa e ne sposò la vedova, Giulia. Tiberio fu chiamato a dividere con l'imperatore la tribunicia potestas, che era fondamento del potere imperiale, ma poco dopo si ritirò in esilio volontario a Rodi. Dopo la morte precoce di Caio e Lucio nel 4 a.C. e 2 a.C. rispettivamente, e la precedente morte del fratello Druso maggiore (9 a.C.), Tiberio fu richiamato a Roma, e venne adottato da Augusto, che lo designava in tal modo proprio erede.
Il 9 agosto 14, Augusto morì. Poco dopo il Senato decretò il suo inserimento fra gli dei di Roma. Postumo Agrippa e Tiberio erano stati nominati coeredi. Tuttavia Postumo era stato esiliato e venne ben presto ucciso. Si ignora chi ordinasse la sua morte, ma Tiberio ebbe la via libera per assumere lo stesso potere che aveva avuto il padre adottivo.
2006-11-23 23:27:15
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answer #3
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answered by Anonymous
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Mi hai detto "niente", come farti spiegare la teoria della relatività in due righe !!
Leggi il link di wikipedia, l' articolo è stringato ma molto interessante ed esaustivo sulla vita del primo imperatore romano: Gaio Ottaviano Cepia.
p.s.
Carluccio, forse hai fatto un pò di confusione...... solo un pò !!
2006-11-22 02:41:52
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answer #4
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answered by marcovalex 4
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Il Principato di Augusto, si riferisce all'imperatore Massimiano, del III secolo d.c.Che per il suo valore militare fu inviato in Gallia dall'imperatore Diocleziano per reprimere la rivolta dei Bagaudi ( bande di contadini insorti ). Nel 286 ricevette il titolo di Augusto e venne proclamato correggente dell'impero; da qui : Principato di Augusto:
2006-11-22 02:48:06
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answer #5
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answered by Anonymous
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Chi scusa??? : )
2006-11-22 02:39:44
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answer #6
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answered by Isabeau_91 4
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