Figliolo, tuo padre lo perdonerai?
Lo perdonerai per averti fatto nascere in un pianeta con la febbre, in cui a gennaio crescono le mimose e in cui i primi bagni si fanno già a marzo?
Lo perdonerai per averti fatto nascere in un mondo dove più della metà delle persone soffrono come bestie di fame e malattie e l'altra metà cui si ingozza di patatine fritte davanti un televisore al plasma?
Mi perdonerai per averti promesso onestà e giustizia, quando in realtà tutto viene deciso dalla ricca ed esclusiva corporazione dei politici di professione, la cui unica proccupazione è di autoconservare il proprio potere?
Mi scuserai se dovrò sacrificare il mio tempo con te per lavorare come un somaro per pochi spiccioli, o per averti costretto a vivere in un monolocale (al prezzo di 800 euro mensili)?
Pensa e giudica liberamente, figlio mio.
Ma fallo sapendo che tuo papà non s'è arreso e non s'è mai compromesso con l'ingiusto potere che guida il mondo, anzi lo combatte strenuamente.
2007-03-05
04:20:22
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Anonymous
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Società e culture - Altro