Strano, a casa non c’era nessuno, né i miei genitori né i miei cinque fratelli e sorelle. Va bè, si vede che hanno da fare. E non vedo, sul tavolo una montagnetta di monete? Erano tante. Quelle da cinque franchi erano le più grosse ma erano anche quelle che valevano meno. Poi c’erano quelle da dieci, da venti, da cinquanta e da cento franchi, quest’ultima con la scritta “Je sème à tous vents” e che mostrava appunto una bella seminatrice. Mi piaceva mettere le mani nelle monete, soppesarle, studiarle, immaginare quello che avrei potuto comprare con ognuna di esse. Strinsi forte una moneta da cinque franchi e già mi vedevo con la chewing-gum Malabar in bocca. Erano quelle chewing-gum alla moda con cui si facevano delle enormi bolle rose. Ma sì, non succede niente se… E corro subito da Peppina a comprarmela. Non potete immaginare la mia felicità quando diedi i primi morsi.
2006-10-17
05:12:04
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4 risposte
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inviata da
Lino41
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Società e culture - Altro