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Strano, a casa non c’era nessuno, né i miei genitori né i miei cinque fratelli e sorelle. Va bè, si vede che hanno da fare. E non vedo, sul tavolo una montagnetta di monete? Erano tante. Quelle da cinque franchi erano le più grosse ma erano anche quelle che valevano meno. Poi c’erano quelle da dieci, da venti, da cinquanta e da cento franchi, quest’ultima con la scritta “Je sème à tous vents” e che mostrava appunto una bella seminatrice. Mi piaceva mettere le mani nelle monete, soppesarle, studiarle, immaginare quello che avrei potuto comprare con ognuna di esse. Strinsi forte una moneta da cinque franchi e già mi vedevo con la chewing-gum Malabar in bocca. Erano quelle chewing-gum alla moda con cui si facevano delle enormi bolle rose. Ma sì, non succede niente se… E corro subito da Peppina a comprarmela. Non potete immaginare la mia felicità quando diedi i primi morsi.

2006-10-17 05:12:04 · 4 risposte · inviata da Lino41 6 in Società e culture Società e culture - Altro

Tornai a casa saltellando dalla contentezza. Apro la porta e mi vedo la Corte Marziale al gran completo: papà, mamma e la padrona di casa che era passata per riscuotere l’affitto. Tre sguardi furibondi sul povero bambino innocente. “Dove sono i cinque franchi?”
E la mia bella bolla si sgonfiò come Wilson, il pallone del cane di Peporino.

Che valore si da al denaro oggi?

2006-10-17 05:12:25 · update #1

Un grod bisou fire glance. A propos que signifie mdr ?

2006-10-17 05:40:30 · update #2

4 risposte

Cosa mi hai ricordato........!
Strano come con una domanda ti si aprano delle porticine nella testa che avevi chiuso per sempre.
Eravamo piccole mia sorella ed io, solo un anno di differenza e sempre complici in tutte le marachelle.
Nelle ricorrenze dei compleanni dei miei genitori rubavamo, dal primo portafoglio messoci li' sotto il naso da mamma o da papa', quei pochi spiccioli che servivano giusto giusto per comprare un fiore a mia mamma o un dopobarba per mio padre.
A quell'epoca i soldi non erano molti, e loro sicuramente si rendevano conto se dal portafoglio mancava anche solo una moneta da 100 lire.
Loro non ci hanno pero' mai rimproverate, dopotutto erano furti "d'amore". Mia sorella ed io pero' conoscevamo il valore del denaro ed eravamo abituate a non chiedere mai nulla.
Ed era bello ricevere inaspettatamente qualcosa quando era possibile.
Penso che i ragazzini di ora, ai quali tutto e' dovuto, non conoscano il vero valore del denaro.

2006-10-17 21:54:27 · answer #1 · answered by Pixies 2 · 1 0

Quante volte sono strisciata sul pavimento della camera da letto dove mio padre riposava al pomeriggio (mentre mia sorella faceva il palo davanti alla porta), per sgraffignare qualche monetina che sarebbe servita per comprare chewingum.
Il cuore a mille, le mani che tremavano, quell'euforia del fare qualcosa di proibito e il senso di orgoglio di essere stata coraggiosa. Mai stata beccata. Era certo un furto ma non lo ricordo come qualcosa di sbagliato. Era un furto infantile, commesso da un bambino e il valore del denaro risiedeva in pochi spiccioli. Le banconote erano tabù, ne conoscevamo il valore. Servivano per vivere.
Oggi non credo sia più così. Il valore del denaro è legato al possesso di cose prive di necessità. E' stato sostituito dal valore dell'immagine.

2006-10-17 12:50:09 · answer #2 · answered by Baky 5 · 2 0

ke bella l'innocenza dei bambini!

2006-10-17 15:24:43 · answer #3 · answered by stefynomadi 3 · 1 0

je ne c pas mé jdr ton avatar! mdr

2006-10-17 12:36:58 · answer #4 · answered by fire glance 4 · 1 0

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