Si insegna a invocare la madre di Gesù con le parole "Ave Maria, gratia plena", cioè: " Ti saluto, o Maria, piena di grazia", favorendo così l'equivoco che Maria sia dispensatrice di grazie. Viceversa, l'angelo che annunziò a Maria la nascita di Gesù, le aveva detto: "Salve, o tu, a cui è stata fatta grazia" (Luca 1:28, testo greco originale>. E per ben escludere che si potesse interpretare diversamente, lo stesso angelo ha aggiunto: "Non temere, Maria, perché tu hai trovato grazia davanti a Dio". Sant'Ambrogio così commenta questo passo: "Nessuno distolga verso la Vergine Maria questa parola! Maria era il tempio di Dio e non il Dio del tempio. Solo dev'essere adorato Colui che era all'opera nel tempio"
2007-03-20
15:39:53
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Underwater
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Società e culture - Altro