(02/06/2006) Durante il nazismo brutalità, esperimenti, umiliazioni sugli omosessuali. Ma per Ratzinger quell`orrore non è mai esistito.
C’è silenzio ormai ad Auschwitz. C’è silenzio nei campi di concentramento. Un silenzio che nega identità, seppellisce la memoria, segna le biografie. Il silenzio di Ratzinger, che non ricorda gli omosessuali tra le vittime del nazismo. Il silenzio di chi non ce l’ha fatta. Quello dei pochi sopravvissuti che hanno taciuto per la vergogna o la persecuzione, proseguita anche dopo la guerra.
Il nazismo aveva un suo preciso progetto: l'uomo doveva combattere, la donna generare. Il popolo tedesco doveva sopravvivere e moltiplicarsi. L'omosessualità era vista come il sabotaggio alla crescita della nazione tedesca. Non erano tanto questioni di morale borghese, quanto problemi di ideologia a rendere nazismo e omosessualità incompatibili. Tra il 1933 ed il 1945 le persone processate per la violazione del Paragrafo 175 furono circa 60.000.....cosa ne pensate???
2007-02-15
23:26:06
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