La cancellazione della legge Bossi-Fini non significa solo un metodo diverso, meno efficace, per regolare l’immigrazione nella Penisola: è un vero e proprio colpo al cuore del Nord. La normativa ora in vigore, fortemente voluta dal Governo della Casa delle Libertà, tutelava alcuni princìpi che sono a fondamento della nostra società, dal punto di vista sociale, culturale ma anche economico. Non è infatti vero, come alcuni dicono, che l’immigrazione - specie se non controllata - sia vantaggiosa per il tessuto produttivo. La piccola e media impresa, vera e propria ossatura del Paese richiede perlopiù quella specializzazione produttiva che certo non può derivare da un flusso senza freni di extracomunitari clandestini.
Tale flusso abbassa il costo della manodopera non qualificata: ma questo non porta vantaggi né all’imprenditore, né tantomeno al lavoratore. Al contrario, gli svantaggi sono evidenti; in termini economici, poiché lo Stato si trova costretto a sobbarcarsi costi maggiori per tentare di gestire la perenne emergenza derivante dal continuo arrivo di nuovi immigrati. Ciò significa più tasse per chi lavora, un maggior costo dello Stato sociale, tariffe più alte. Poi, vi sono i problemi della quotidianità, della convivenza: si creano quartieri-ghetto a maggioranza straniera dove il controllo delle forze di polizia viene sostanzialmente meno; si accresce inevitabilmente quella manovalanza criminale che già costituisce un gravissimo problema e impaurisce i cittadini.
Determina una sorta di “deregulation” che avrà come ovvia conseguenza l’accrescersi della tensione nelle nostre città, nei nostri paesi, l’aumento della delinquenza, il moltiplicarsi di crimini odiosi: scippi, rapine, furti, stupri. Poi, non ultime, vi sono le conseguenze identitarie: il tentativo che sta mettendo in opera il Governo è quello di creare a tavolino una società multiculturale e multietnica che non solo è sbagliata, bensì semplicemente (e tragicamente) fallimentare.
Abbiamo a che fare con l’Islam, di per sé più difficile da integrare anche perché non ha alcuna volontà di farlo. Inoltre, assistiamo a un’invasione di massa e che avviene in poco tempo, in questo modo la nostra società non ha alcuna possibilità di “assorbirla” mantenendo la propria identità. Ecco: la cancellazione della società italiana è l’obiettivo di fondo della sinistra.
2007-01-11
00:44:28
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maligno
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Politica e governo - Altro