Ho sempre pensato, io non credente, ma abbastanza edotto di cose religiose, che esiste una dicotomia nella religione cristiana e ancor meglio in quella cattolica a proposito del libero arbitrio. Se questo benedetto libero arbitrio è una potenzialità presente in ogni credente, perché questo credente deve seguire alla lettera i precetti della propria religione, letteralmente imposti da una chiesa che frena il progresso, inibisce la scienza, favorisce con imperativi assurdi la diffusione di una malattia terribile come l'Aids, parla di amore, di fratellanza, di povertà e poi non esita a vivere nell'opulenza, a sottoscrivere guerre infami, a vivere nell'arroganza, a chiedere l'obolo perfino ai pensionati? Parla di giustizia e non fa giustizia (vedi preti pedofili etc.), parla di umiltà (degli altri) ed usa la voce della superbia. Oltre a questo vorrei sottoporvi alcune domande tratte dal libro "Il libero arbitrio" di Morton White:
► vedi note aggiuntive:
2007-03-26
14:48:45
·
12 risposte
·
inviata da
?
2
in
Religione e spiritualità