l ultimo giorno con lui.come al solito ricevo uno squillo sul cellulare,lungo al punto giusto per sentirlo,lui è lì fuori ad aspettarmi,apro il cancelletto con quel rumore insopportabile,è lì fermo.uno sguardo.con un bacino ci salutiamo."guarda che ho portato"dico mostrando un lenzuolone"andiamo nel prato di fronte casa tua"lui"no dai che brutto sapere che c è mia madre vicina"dopo un po decidiamo:il pratone,che in fin dei conti,è proprio quello il posto più bello.camminiamo mano nella mano.Lui"gradino,gradino,gradino..."saliamo nel buio in silenzio tutti gli scalini.ci guardiamo attorno.è lì.è quello il posto che non scorderemo mai più.corriamo sempre insieme.mi tiene stretta la mano.sembrava che quel prato non finisse più.finalmente.arriviamo.stendiamo l enorme lenzuolo.lui si butta sopra.sfinito,tutti e due abbiamo un fiatone che non vuole andarsene sembravaquasi che fossimo rimasti in apnea per giorni interi.ci guardiamo,sapevamo che sarebbe stata l ultima volta.fa freddo tira un arietta abbastanza gelida che mi fa tremare.mi abbraccia.[....*]lei un po imbarazzata:ci pensa.abbassa lo sguardo.in questi paesini sperduti,e poi,giulia,io ti amo>giuro che mi parte un sorriso sulle labbra,che mi rende sicura,gli do fiducia,è lui quello giusto.sono felice.siamo li,immobili,si gela,io sono stesa sul suo petto,avvolti nel lenzuolo.ci siamo solo io lui e quel lenzuolo.il resto non esiste.chiudiamo gli occhi.poi alzo la testa lo chiamo.si gira.ci guardiamo."ti amo"con voce bassa ma contemporaneamente sicura.e intanto il lenzuolo si riduce sempre più.ed ero contentissima.[....*]insieme a risate,sorrisi,lacrime,imbarazzo,amore, è così che passiamo gli ultimi attimi.scordandoci del tempo,del resto,di tutto.è tardi.ricevo lo squillo di mia madre,che mi riporta alla realtà.devo andare.come farò?cerchiamo di fare una foto per non scordare mai più quel momento.per scolpirlo ancora di più nelle mente,niente da fare il cellulare si è congelato.è arrivato il momento."è finita"una lacrima rapida,trasparente scorre sul mio viso freddo"addio""no.non è un addio"ero in ritardo.ci abbracciamo.uno degli abbracci più intensi.una di quelle cose che vorresti non finissero mai.come la nostra storia.vado via.i miei piedi sono addormentati,gelati.ripercorro la strada dell'andata.sono sola.lui non c è.mi giro.dietro di me è tutto buio.non lo vedo.dove sei?sono insicura,sento che sto per cadere.e cosi vado avanti per quella via in discesa.
2007-01-28
04:34:23
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inviata da
sublime
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Psicologia