Il sig in questione guardate come si preoccupa lui
Bono entra nella bibbia del capitalismo
La rockstar compra il 40% della rivista Usa di finanza «Forbes»
Un socio del cantante: non contraddice le nostre lotte umanitarie
E così la nostra grandissima rockstar diventa editore. Leggendo U2place.com ho scoperto che attraverso la Elevation partners, di cui Bono è uno dei soci, ha acquisito buona parte dell'eredità Forbes diventando editore della più importante rivista americana di finanza dello scorso decennio. Ancora una volta, oltre ad essere una grande rockstar, il leader degli U2 si dimostra un grande imprenditore con l'occhio esperto e il fiuto per gli affari; infatti, oltre ad essere coproprietario del Clarence Hotel di Dublino e ad essere socio della Elevation partners, Bono è protagonista di uno scontro con le asociazioni ambientalistiche dublinesi a causa della costruzione della U2Tower, il nuovo centro di registrazione del gruppo irlandese. Ma come è noto, il musicista più influente della Terra, si batte da anni per i Paesi del Terzo Mondo, per la cancellazione del debito estero di quest'ultimi e per tante altre belle iniziative che lo hanno reso protagonista della scena mondiale. In molti, guardando la vita di Bono Vox nei suoi vari aspetti, come me, si stanno chiedendo: "in che modo la sua vita faraonica, imprenditoriale, produttrice di una grandissima quantità di denaro si può conciliare con le battaglie umanitarie?" Lasciando stare la polemica del New York Times sulla conciliabilità o meno con ciò che trattano le riviste di Forbes (ricchezza e lusso), io trovo che il problema sia serio. Dal punto di vita etico non mi piace che uno mi parli tanto di Africa, di fame, e simili e poi leggere sui giornali che colui che mi parla è una delle persone più ricche del pianeta. La situazione cozza un po', non vi pare?
2006-09-02
05:58:22
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13 risposte
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inviata da
hashk
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in
Sociologia