Sono un chimico per formazione e spesso mi sono chiesto cos'è che mi ha attratto verso questo studio che a tanti risulta assai ostico e barboso? La risposta può essere una sola: il fascino del mutamento, della trasformazione che guida la vita stessa (non certo lo studio dei rapporti dei pesi e dei volumi delle moli di Lavoisier). Il fascino della chimica è nell'alchimia del mutamento che essa ci dischiude, nell'evolversi dei sistemi complessi, affrontata da Prigogine (premio nobel per la chimica), nella magia alchemica degli elementi che mescolandosi a volte creano effetti che contraddicono l'inesorabile legge dell'entropia. Newton fu un grande fisico, ma lui dava molta più importanza ai suoi studi alchemici che alla gravitazione universale. Chi sente questo antichissimo fascino della chimica: una disciplina che ci parla di ciò che sta alla base della vita stessa: non tanto (o non solo) la struttura molecolare, ma la potenza (talvolta nefasta) della trasformazione e del mutamento?
2007-02-23
21:06:43
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etcetera
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