un concentrato di fumosità e di buoni propositi che riportano, come il “gioco dell’oca”, al punto di partenza. Senza sciogliere i nodi di quel programma elettorale dell’Unione costruito sull’indeterminatezza, unico possibile collante di una coalizione tanto diversa e tanto contraddittoria.
Che non ci sia nulla di nuovo, lo dice lo stesso segretario di Rifondazione: ”Erano punti che facevano parte del programma, le modalità di inveramento le discuteremo nel confronto parlamentare”. Tradotto in parole povere: il “dodecalogo” di Prodi è una sintesi del vecchio programma, come applicarlo lo vedremo in Parlamento. Dov’è la novità?
Non è neppure il caso di soffermarsi su alcuni dei “comandamenti”, tanto banali e vaghi che potrebbero essere sottoscritti da tutte le forze politiche presenti oggi in Parlamento: “impegno forte per la cultura, scuola, università, ricerca e innovazione”; “attenzione permanente e impegno concreto per il Mezzogiorno”;
2007-03-03
04:53:56
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3 risposte
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inviata da
antonio_cau
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