Gaber scriveva questa canzone contro la politica di una ventina d’anni fa, immaginate cosa canterebbe oggi di silvio
Io se fossi Dio, e io potrei anche esserlo, se no non vedo chi, io se fossi Dio non mi farei fregare dai modi furbetti di Silvio, non sarei mica un dilettante, sarei sempre presente, sarei davvero in ogni luogo a spiare o meglio ancora a criticare appunto, la brava gente. Per esempio il piccolo milanese, com’è noioso, non commette mai peccati grossi, non è mai intensamente peccaminoso, del resto poverino è troppo misero e meschino e pur sapendo che dio è più esatto di una Sveda lui pensa che l’errore piccolino non lo conti o non lo veda, per questo io se fossi Dio preferirei il secolo passato, se fossi Dio rimpiangerei il furore antico dove si odiava e poi si amava e si ammazzava il nemico. Io non sono ancora nel regno dei cieli, sono troppo invischiato nei vostri sfaceli. Io se fossi Dio non sarei così ******** a credere solo ai palpiti del cuore o solo agli alambicchi della ragione, io se fossi Dio sarei sicuramente molto intero e molto distaccato come dovreste essere voi. Io se fossi Dio non sarei mica stato a risparmiare, avrei fatto un governo migliore, si vabbè lo ammetto non m’è venuto tanto bene; ed è per questo per predicare il giusto che io ogni tanto mando giù qualcuno, ma poi alla gente piace interpretare e fa ancora più casino. Io se fossi Dio non avrei fatto gli errori di mio figlio e sull’amore e sulla carità mi sarei spiegato un po’ meglio, infatti, non è mica normale che un comune mortale, per le cazzate tipo casa delle libertà e processi in tribunale c’ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna; che viene da dire ma dopo come fa ad essere così carogna? Io se fossi Dio non sarei ridotto come voi e se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante, purtroppo l’occasione di morire simpaticamente non capita sempre e anche l’avventuriero più spinto muore, dove gli può capitare, neanche tanto convinto, io se fossi Dio farei quello che voglio non sarei certo permissivo, bastonerei mio figlio, sarei sempre giusto, stramaledirei gli inglesi, come mi fu chiesto e se potessi anche gli africanisti e l’Asia e poi gli americani e i russi, bastonerei la militanza con la misticanza e prenderei a schiaffi i volteriani, i ladri, gli stupidi e i bigotti, perché Dio è violento! Gli schiaffi di Dio appiccicano al muro tutti. Finora abbiamo scherzato, ma va a finire che uno prima o poi ci piglia gusto, e con la scusa di Dio tira fuori tutto quello che gli sembra giusto. E a te ragazza che mi dici che non è vero che il piccolo borghese è solo un po’ ********, che quell’uomo è proprio un delinquente, un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia e che ha tentato pure di violentare sua figlia, io come Dio inventato, come Dio fittizio, prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico “ speriamo che a tuo padre gli sparino nel **** ” cara figlia, così per i giornali diventa un bravo padre di famiglia, io se fossi Dio maledirei davvero i giornalisti e specialmente tutti, perché certamente non son brave persone e dove cogli, cogli sempre bene. Compagni giornalisti avete troppa sete e non sapete approfittare della libertà che avete, avete ancora la libertà di pensare, ma quello non lo fate, in cambio pretendete la libertà di scrivere e di fotografare immagini geniali e interessanti, di presidenti solidali e di mamme piangenti e in questa Italia piena di sgomento come siete coraggiosi voi che vi buttate senza tremare un momento! Cannibali! Necrofili! Deamicisiani! Astuti! E si direbbe proprio compiaciuti! Voi vi buttate sul disastro umano col gusto della lacrima, in primo piano. Si vabbè lo ammetto, la scomparsa dei fogli della stampa sarebbe forse una follia, ma io se fossi Dio, di fronte a tanta deficienza, non avrei certo la superstizione della Democrazia! Io se fossi Dio, naturalmente chiuderei la bocca a tanta gente, nel regno dei cieli non vorrei ministri né gente di partito fra le palle, perché la politica è schifosa e fa male alla pelle! E tutti quelli che fanno questo gioco, che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso come la lebbra e il tifo. E tutti quelli che fanno questo gioco c’hanno certe facce, che a vederli fanno schifo, che siano untuosi democristiani o grigi compagni del Pci. Son nati proprio brutti, o perlomeno tutti finiscono così. Io se fossi Dio dall’alto del mio trono vedrei che la politica è un mestiere come un altro, e vorrei dire, mi pare Platone, che il politico è sempre meno filosofo è sempre più ********. È un uomo tutto tondo che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo, che scivola sulle parole anche quando non sente, o non lo vuole. Compagno radicale, la parola compagno non so chi te l’ha data, ma in fondo ti sta bene, tanto ormai è squalificata. Compagno radicale, cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino, ti muovi proprio bene in questo gran casino, mentre da una parte si spara un po’ a casaccio e dall’altra si riempiono le galere, di gente che non c’entra un *****. Compagno radicale tu occupati pure di diritti civili e di idiozia che fa democrazia e preparaci pure un altro referendum questa volta per sapere dov’è che i cani devono pisciare. Compagni socialisti, ma sì anche voi, insinuanti, astuti e tondi, compagni socialisti con le vostre spensierate alleanze di destra di sinistra di centro, coi vostri uomini aggiornati, nuovi di fuori e vecchi di dentro. Compagni socialisti fatevi avanti, che questo è l’anno che il garofano rosso, dei soli nascenti, fatevi avanti col mito del progresso e con la vostra schifosa ambiguità. Ringraziate la dilagante imbecillità. Io se fossi Dio non avrei più pazienza, inventerei di nuovo una morale e farei suonare le trombe per il giudizio universale. Voi mi direte perchè è così parziale il mio personalissimo giudizio universale, perché non suonano le mie trombe per gli attentati, rapimenti, i giovani drogati e per le bombe. Perché non è comparsa ancora l’altra faccia della medaglia! Io come Dio, non è che non ne ho voglia, io come Dio non dico certo che siano ingiudicabili o addirittura come dice chi ha paura, gli innominabili!
Ma come uomo, come sono e fui, ho parlato di noi, comuni mortali, quegli altri non li capisco, mi spaventano, non mi sembrano uguali. Di loro posso dire solamente che dalle masse sono riusciti ad ottenere lo stupido pietismo per il carabiniere, di loro posso dire solamente che mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente; io come uomo posso dire solo ciò che sento, c’è solo l’immagine del grande smarrimento. Però se fossi Dio sarei anche invulnerabile e perfetto, allora non avrei paura affatto, così potrei gridare e griderei senza ritegno che è una porcheria che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia! Ecco la differenza che c’è fra noi e gli innominabili, di noi posso parlare perché so chi siamo, e forse facciamo più schifo che spavento. Di fronte al terrorismo e a chi si uccide c’è solo lo sgomento, ma io se fossi Dio non mi farei fregare da questo sgomento e nei confronti dei politici sarei severo come all’inizio, perché a Dio i martiri non gli hanno fatto mai cambiar giudizio. E se al mio Dio, che ancora si accalora, gli fa rabbia chi spara, gli fa anche rabbia il fatto che un politicante qualunque, se gli ha sparato un brigatista, diventa l’unico statista. Io se fossi Dio, quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio avrei ancora il coraggio di continuare a dire che Aldo Moro, insieme a tutta la Democrazia Cristiana, è il responsabile maggiore di vent’anni di cancrena italiana.
Io se fossi Dio, un Dio incosciente, enormemente saggio, c’avrei anche il coraggio di andare dritto in galera, ma dovrei dire che Aldo Moro resta ancora quella faccia che era. Ma in fondo tutto questo è stupido, perché logicamente io se fossi Dio la terra la vedrei piuttosto da lontano. Forse non ce la farei ad accalorarmi in questo scontro quotidiano, io se fossi Dio non mi interesserei di odio e di vendetta e neanche di perdono, perché la lontananza è l’unica vendetta, è l’unico perdono, e allora va a finire che se fossi Dio io mi ritirerei in campagna come ho fatto io…
2006-11-30
09:52:04
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Politici