Quanto lavorano gli infermieri? I nostri turni sono tre, dalle 7:00 alle 13:00 il primo, dalle 13 alle 20:00 il secondo e infine il turno di notte dalle 20:00 alle 7:00 Come è composta l’organizzazione di un ospedale? A capo c’è il direttore generale che percepisce i soldi dallo stato, che dovrebbero servire a migliorare le attrezzature. Poi ci sono gli amministratori e dirigenti. Sotto di loro chi c’è? Dopo ci sono i vari reparti, il vertice è il PRIMARIO, che si vede solo quando ci sono le visite generali (dalle 9:30 alle 10:30) e le operazioni; sotto ancora ci sono i DOTTORI; poi viene il CAPOSALA, che è un infermiere specialistico; dopo ci sono gli INFERMIERI e infine gli OSA (operatori sanitari). Analizziamo il funzionamento di un reparto qualsiasi. Secondo la legge dovrebbe essere sempre presente almeno un dottore per reparto, ma la realtà è ben diversa, a volte capita che ci siano ritardi nei turni e che il reparto resti scoperto. Quanti infermieri ci sono in un reparto? Ogni turno dovrebbero essere presenti almeno 3 infermieri, ma capita sempre che c’è qualcuno in malattia, e quindi succede che uno e massimo due infermieri debbano occuparsi di tutti i pazienti. Qual è il loro compito? Gli infermieri dovrebbero assicurare la cura, la prevenzione, l’educazione sanitaria e la riabilitazione, inoltre si dovrebbero occupare di tenere in ordine la farmacia del reparto. Chi coordina gli infermieri? Il caposala, esso ha solo compiti dirigenziali e quindi, pur essendo un infermiere, non si occupa direttamente della cura dei pazienti. Però è sempre il dottore che decide i farmaci da somministrare e le cure da praticare? Certo, il caposala e gli infermieri non potrebbero nemmeno somministrare un’aspirina ad un paziente senza il permesso e la firma del dottore. Quindi la responsabilità è esclusivamente dei medici? Posso dire di sì, dipende se l’infermiere ha eseguito ciò che gli ha ordinato il dottore. Passiamo ad argomenti più salienti, cosa c’è che non và nella sanità siciliana? Non so nemmeno da dove cominciare, in primo luogo la carenza di strutture ed attrezzature, mancano lenzuola, strumenti tecnici. Cosa succede alle lenzuola? È un enigma, ne mandiamo 150 in lavanderia e ne ritornano 80. Cosa altro manca? Manca l’igiene, la cosa più importante, nel nostro ospedale gli OSA si dovrebbero occupare della pulizia dei reparti e dell’igiene dei pazienti, ma basta recarsi in un ospedale qualsiasi per constatare che c’è troppa sporcizia. E per quanto riguarda la pulizia dei ferri del mestiere? Di quello si occupano gli infermieri, ma anche qui lamento una carenza d’igiene, ad esempio a volte dei bisturi monouso, usati per le medicazioni, vengono usati per tutto il reparto, alcuni infermieri credono che immergendo per pochi secondi il bisturi nel blusteril (sostanza disinfettante) ci sia la completa igiene, ma in realtà non è così. Ecco perché si dice che se uno entra in ospedale ad esempio per una gastrite se ne esce con altre malattie? In ogni leggenda c’è un fondo di verità. Dell’igiene delle sale operatorie cosa mi dice? È un vero e proprio schifo, entra ed esce chiunque, sono convinti che basti una semplice cuffia per capelli per evitare infezioni; c’è troppa gente, alcuni dei quali non autorizzati, come ad esempio tirocinanti senza nessuna esperienza, magari entrati in ospedale per la prima volta. Questa è una mancanza di rispetto della salute dei pazienti! Mi dà ragione spero! Se ci mettiamo a parlare di rispetto per la vita dei pazienti mi viene da ridere, alcuni miei superiori raccontano barzellette durante le operazioni, altri ascoltano musica. Vedo troppo menefreghismo verso le sofferenze dei malati. Parliamo ora delle piaghe da decubito. Le piaghe si formano quando il paziente sta fermo nella stessa posizione per molto tempo e quindi alcune parti di pelle vanno in putrefazione. Evitarle è semplice, basterebbe aggiungere al materasso normale con quello anti-decubito ad aria o ad acqua. Ma il problema è che o sono insufficienti o non vengono messi per superficialità. Perdoni la mia ignoranza, ma ci vuole tanto a spostare il paziente? Almeno una volta al giorno! Il problema di fondo è il menefreghismo, in questo ambiente più lavori e più ti fanno lavorare mentre gli altri stanno nella sala degli infermieri a scherzare, a farsi le unghie a guardare la tv e di notte a dormire. Se ti vedono volenteroso ne approfittano per scaricarti il loro lavoro. Non ha risposto alla mia domanda sulle piaghe. In pratica chi è anziano non autosufficiente dovrebbe essere cambiato almeno una volta al giorno, ma se il paziente ha pochi parenti che gli fanno visita e mentalmente non comprende ciò che succede, quindi non può lamentarsi, viene lasciato marcire e cambiato ogni 2 giorni. Inoltre a mio avviso viene poco rispettata la privacy del paziente.
Grazie di essere stato così sincero.
Dovere, alla prossima intervista.
2006-11-30
09:54:38
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Anonymous