Sto studiando sul Musi e ho trovato un'affermazione in parte oscura. Nella terza fase del Concilio di Trento viene discussa la fonte del potere dei vescovi. Cito dal Musi (pag. 111):
" La vera e più ardua questione fu rappresentata dall'origine del potere episcopale. Su questo terreno si scontravano 2 tendenze: la prima attribuiva solo al papa la fonte del potere dei vescovi; la seconda ne faceva discendere l'autorità dal sovrano statale. (...) A Trento fu stabilita una via intermedia: i vescovi dipendevano dal papa, ma avevano l'obbligo della residenza e la loro responsabilità era definita su "mandato divino". " fine citazione.
Quello che non riesco a comprendere appieno è cosa significhi "la loro responsabilità era definita su mandato divino". Qualcuno mi può spiegare?
Si può dire, inoltre, che con questa soluzione i vescovi diventano un facile strumento di ingerenza della Chiesa negli affari degli altri Stati?
Grazie in anticipo per le risposte.
2007-09-18
02:11:21
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inviata da
AtlantisAngelis
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Storia