37° notte di fiera
Giunto sull'uscio nel grande salone d' ingresso non c'era nessuno se non un nero gatto sulla poltrona rossa, proprio sul finire della stanza. Lui chiuse la porta senza rumoreggiare troppo, avendo cura di accostare i battenti come se si baciassero morbidamente. Respirò profondamente un momento immergendosi in quel silenzio e nell'aria incensata, nel profumo di zagara, nella semioscurità rotta solo da angoli di luce fioca delle candele posate qua e là, socchiuse gli occhi mentre si sfilava il giubotto lasciandolo cadere sul pavimento dietro di lui. Poi in pochi secondi era sul corridoio che portava al cuore della casa, chiuse gli occhi ancora, cercò di sentire il suo odore, continuò ad avanzare annusando e con le mani in avanti per ascoltare anche eventuali ostacoli solidi, sulla sua destra annusò chiari detersivo e frutta di stagione e sentì il rumore di un motore, quello del frigo, era la cucina. Ancora tre passi avanti senza odori poi subito ed inaspettato e caratteristico eccolo, come impareggiabile cocktail di diversi odori, si sentiva ciliegia sotto spirito dalla sua pelle,amarena dalla bocca,fiori d'arancio dai capelli boccoluti, anice e cannella in sottofondo e anche menta. Era lei senza dubbio. Aprì gli occhi lentamente, sentendo quasi doloroso e rumoroso il distacco delle palpebre per accogliere la luce e lasciar svanire quel bouquet di profumi. Sull'angolo appoggiata ad uno dei battenti della porta bianca ,che portava alla camera da letto ,lei sorridente, con occhi frementi e corpo morbido. Lui attese forse due o tre istanti in silenzio, poi l'avvinghiò con le sue braccia come fauci sulla preda, baciandola sul collo, sulle gambe ,mordendola, assaporandola quasi per mangiarla, con la saliva come a ricoprirla in un rigurgito di possesso animalesco.Durante la danza del letto non esisteva più nulla, si scatenava la bufera fischiando per la stanza.Grandinava e fioccava in abbondanza.Come una febbre il volto sofferente e sudato.La mordeva tutta. La succhiava.Germogliavano così i semi di quel desiderio.La natura si sfogava e ritornava il sereno.I corpi dei due "morti" l'uno sull'altro, ansimanti come fiumi dopo la tempesta scorrevano.Tutto di nuovo delettrizzato.
allora cari prima di rispondere fatevi una doccia gelata..:)).poi prendete connessione con il mondo e parlatemi del vostro sogno erotico e di passione ricorrente, non parlo di fantasia ma di sogno.Cioè non vorrei sapere se desiderate d'andare con la segretaria o con un minatore muscoloso tutto unto d'olio:))...ma se nella vostra vita sessuale c'è qualcosa di cui sentite la mancanza e che vorreste realizzare. Che desiderate di più rispetto la vostra sfera sessuale e sentimentale?...domattina il desiderio sarà esaudito...perchè le favole esistono davvero...perchè lo Zio ve lo dice...ma non esagerate non sono mica Merlino...sogni di luna
Zio Ingemar
2007-03-16
14:20:32
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Zio Ingemar
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