Fin da piccoli siamo abituati a ricevere amore ogni volta che ci sentiamo dire "come sei bella" e simili. Abbiamo associato bello e buono alle cose divertenti e che ci rendono felici. Abbiamo ricevuto amore ogni volta che i nostri genitori ci hanno dato la loro attenzione. Ci hanno insegnato che dolori fisici e sentimentali sono in primis definibili come "brutto e cattivo". E' per questo che esistono tante persone egocentriche? Ed è per lo stesso motivo che c'è tanta frustrazione in chi non si sente bello? Abbiamo bisogno di farci "guardare" per sentirci amati, proprio come volevamo gli sguardi della mamma da piccoli? Se così fosse, non pensate che basterebbe cambiare il senso di bello e brutto, il modo in cui queste basi vengono insegnate, per evitare un sacco di paure, malintesi, invidie, timori e superficialismi nell'età adulta?
2007-03-12
10:03:43
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9 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Psicologia