Era una notte davvero umida e nebbiosa, ed entrare in quella caverna fu quasi come liberarmi dal buio della notte per andare a confondermi con quello ancor più oscuro della grotta. Strisciai sulla pietra liscia e fredda almeno per un'ora, con le orecchie invase dal rumore dolce e insistente delle gocce d'acqua e da quello, ben più pauroso, del silenzio naturale di quel luogo misterioso. Infine, vi arrivai: la porta era lì, fiera, massiccia, chiusa da un'eternità. E sembrava aspettare proprio me, la mia insaziabile voglia di sapere, scoprire. Abbassai timidamente la maniglia, e provai a spingere: la porta era aperta. La socchiusi, poi pian piano la aprii del tutto, ed entrai con gli occhi serrati. Quando finalmente mi decisi a schiuderli, vidi.....
2006-10-08
05:45:55
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inviata da
giulianasweet
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