oggi sono due anni che ci ha lasciato, un ricordo è doveroso ..per chi crede...in fin dei conti il Natale e la Pasqua la festeggiano tutti...
2007-04-01 21:26:45 · 24 risposte · inviata da girellina66 GVG ® 6 in Religione e spiritualità
Dato che per Cristiani, Ebrei,Musulmani, il Dio é unico perché non festeggiare il giorno dedicato al Signore tutti quanti nello stesso giorno?
Non la domenica, non il sabato, non il venerdì ma un altro giorno della settimana.
Sarebbe un affratellamento notevole tra tutti i modi di glorificare Dio.
Cortesemente, non date risposte offensive ed assurde. La mia é una semplice idea che vi sottopongo.
2007-04-01 07:53:39 · 17 risposte · inviata da Anonymous in Religione e spiritualità
24 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». 26 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». 28 Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Io ho sempre veduto in Tommaso la voce critica degli Apostoli. Vi chiedo: come mai oggi, non esiste una voce critica autorevole nel clero che possa bilanciare gli errori fatti in nome della fede?
2007-04-01 06:36:46 · 9 risposte · inviata da Akira 3 in Religione e spiritualità
Io e mia cognata, la sorella di mia moglie, pure lei sposata, siamo follemente innamorati. Soffriamo a non vederci e quando passiamo con le famiglie i fine settimana, adoriamo stare vicini e parlare. Quando ci separiamo è una sofferenza perchè ne io ne lei vorremmo andare via. Ma sappiamo che non ci può essere niente per via della nostra condizione famigliare. A volte esageriamo perchè lanciamo battute davanti i nostri stessi coniugi. L'altra sera si è fatta scappare una frase davanti loro ed alcuni amici: per ora siedo vicino a te, chissà in 'un'altra vita magari ci sposeremo! Una pazza! Il fatto è che non ci interessa il sesso, penso che noi ci amiamo nel senso nobile della parola. Troppa stima, troppo rispetto, troppa comprensione per andare oltre. I rapporti con i nostri coniugi non sono idilliaci. Tra l'altro penso che anche loro abbiano capito e un po ci tollerano anche se a volte ci lanciano velate minacce. Certo che è una brutta situazione.Che fare?
2007-04-01 05:08:13 · 13 risposte · inviata da emilio 2 in Relazioni e Famiglia- Altro
Meridione e Settentrione c'è una bella differenza di mentalità e comportamenti! NB: NON E' RAZZISMO TUTTALTRO...
Anche perchè ho tante conoscenze al Sud e quando posso mi incontro sempre volentieri con LORO!!
E' che noi al Nord siamo abituati a dirci le cose in faccia e come le pensiamo essendo meno cerimoniosi ma più concreti e realistici...forse (scusatemi) anche un po' meno interessati al "dopo"...
Al Sud l'ospitalità è sacrosanta ma poi, e l'ho sperimentato di persona, a come ricambiare diventa una cosa difficile oltre che "praticamente dovuta"...e perchè la sincerità dei sentimenti dell'animo è sempre contraffatta da un "tornaconto" anche dei più impensati!
Noi del Nord discutiamo ma non siamo musoni, al Sud....
Sarà anche per come siamo cresciuti nei secoli, per il clima e/o le dominazioni ma ditemi voi se possiamo ritenerci uguali pur vivendo sotto lo stesso tetto. l'Italia!!
Io amo il Sud per vacanze e altre cose ma perchè non riuscirei a viverci??? Grazie e snz offesa
2007-04-01 03:25:46 · 12 risposte · inviata da bisteccabis 3 in Società e culture - Altro
2007-04-01 03:11:07 · 4 risposte · inviata da enzo2247 1 in Psicologia
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