Mi chiedevo...
Si dice che la differenza tra l'uomo e l'animale, a parte il dono della parola (con tutto ciò che esso comporta), sia la capacità dell'uomo di discernere il bene dal male.
I miei dubbi prendono forma proprio qui.
Consideriamo l'atto più abominevole che la nostra società possa concepire, il cannibalismo ad esempio.
Per la maggior parte dell'umanità abituata a pensare in un certo modo, il cannibalismo è una pratica assolutamente amorale, un peccato gravissimo (per dirla in termini religiosi).
Eppure esistono civiltà umane che hanno praticato o praticano tuttora, il cannibalismo rituale come mezzo di incontro con il divino e che magari pensano che guardare i reality in tv sia per loro il più grande abominio...
La domanda è questa:
Il bene e il male dipendono indissolubilmente dall'ambiente, dalla società, dall'epoca in cui si vive oppure esistono il Bene e il Male assoluti, quelli con la lettera maiuscola?
2007-02-12
19:51:02
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10 risposte
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inviata da
inventamondi
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in
Sociologia