Gli atei non giudicano la Fede nei credenti che, in quanto cosa personale, potrebbe anche essere accettata e sopportata come semplice forma di narcisismo irrealistico (creder che si sia figli di Dio, credere di essere diversi da tutti gli altri animali ecc.)
Perché diciamocelo, è narcisismo credere in Dio solo per convenienza personale (andare in paradiso) e pretendere di farlo per altruismo e disinteresse, essere egoisti va bene, ma almeno occorre ammetterlo, invece i credenti sono come quelli che mangiano il salame e hanno il coraggio di dire che lo fanno per il bene del majale! Un po' ipocrita non vi pare, ma lasciamo stare...
Cio' che l'ateo combatte è l'imperialismo culturale che i credenti fanno in società con l'assurda convinzione di essere dei propagatori della Verità e della Bontà. Questo non è accettabile perché è stato fonte di errori e crudeltà di ogni sorta.
Se tu sei così fragile da aver bisogno di una mano invisibile che ti tenga, come puoi voler guidare gli atri?
2007-01-10
01:11:26
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21 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Religione e spiritualità