Citando Degrelle... I COMBATTENTI PER L'EUROPA
Nel Maggio del 1940 le truppe del Terzo Reich invadono il Belgio, i rexisti volevano seguire la politica nazionalsocialista per portare agli uomini la giustizia sociale e rendere nobile e degna la loro esistenza, ovviamente senza essere debitori di un'occupazione straniera ma in qualità di collaboratori e protagonisti dei propri destini. Un occidente ormai degenerato avva dichiarato guerra a una Germania che riuscì a modificare la situazione drasticamente colpendo al cuore le democrazia belliciste, consumate dall'anarchia, dalla corruzione, tutto sarebbe stato ricostruito sotto un'ottica diversa, europea! Nel giugno del 1940 affiorano prospettive di rinascita europea, l'Europa ha la possibilità di convertire in vantaggio la propria tragedia, ovvero formare un'unità continentale in cui la forza coordinata avrebbe supplito alle debolezze di ciascuno, per questo sarebbe stato necessario che ogni paese si liberasse dalla propria condizione di vinto e fallito, per entrare in pari tra pari nel blocco europeo. Il nazionalismo avrebbe avuto una dignità e ogni paese si sarebbe potuto rigenerare socialmente e moralmente, il carisma di un capo forte avrebbe trasformato gli avversari di oggi nei camerati di domani infondendo l'entusiasmoi nazionale e la solidarietà sociale per edificare, nel rispetto di tutti, l'unità dei popoli europei. I combattenti per l'Europa avevano creduto a questa possibilità contro l'unione assassina dei distruttori di Patrie in una guerra che avrebbe allontanato le incomprensioni e saldato popoli saldati da interessi comuni sotto il profilo spirituale, etico e materiale.
Ai combattenti si offriva la possibilità di edificare l'Europa unita, occorreva scegliere la strenua difesa delle identità di ciascuno dei nostri popoli inseriti in una federazione estesa dino ai limiti orientali del serbatoio siberiano. Allora si che l'Europa sarebbe stata veramente tale, tutti i popoli europei sarebbero divenuti liberi e le risorse riunite, pianificate e distribuite. Questo progetto nobilita il sacrificio dei combattenti europei che furono costruttori di popoli, guerrieri di una milizia politica che avrebbe potuto salvare tutto e tutti. I LIMITI DELLA DEMOCRAZIA E DELL'IGNORANZA AL POTERE
Tutto quello che sostenevano i camerati allora si è puntualmente confermato nei decenni successivi, la democrazia che hanno combattuto senza tregua è rimasta la solita congrega di omarini qualunque aggregati dal suffragio universale, mai l'addizione di mediocrità ha moltiplicato l'intelligenza, nel momento in cui il destino di uno stato viene determinato dall'imbecillità e dalle voglie egoistiche dei più non si può che arrivare a decisioni meschine e sordide. riconoscere chiassosamente la massa è una vergognosa aberrazione, la maggioranza dei problemi sfuggono all'analisia, essa non può comprenderli globalmente, inoltre non si può pretendere che l'organizzazione, i problemi sociali ed economici, la vita spirituale e culturale possano essere decise prestando fede agli imbonitori democratici mettendo una croce su un foglio. Adulare il popolo con questa menzogna significa burlarsi di esso. Innanzitutto una nazione è il popolo che in essa viva, questi deve partecipare intimamente alla vita della comunità , il popolo deve aderire e i migliori devono guidarlo. Tutto rivela una guida, il migliore deve arrivare al potere attraverso il consenso del popolo, la massa non la si violenta, la si seduce e tocca al seduttore politico porre in gioco le proprie doti, essa rimane una preda.
Compiuta l'opera di seduzione l'incantatore politico deve rivelarsi realmente signore e nonn arretrare mai davanti al nobile concetto di autorità e deve far partecipare il popolo ai suoi grandiosi progetti indicandogli obiettivi precisi, semplici, definiti, facili da cogliere. La massa non è in grado di assimilare tutto, il capo deve comprendere e assimilare per esso vincolandolo alle proprie concezioni, il migliore alla testa e il popolo con il migliore, far credere al popolo che può tutto realizza soltanto l'inganno, l'inganno della democrazia. IL FASCISMO E L'EUROPA DEL XX SECOLO
Italia Il Duce aveva dato all'Italia, saldata a lui con la sensibilità del suo popolo, l'immagine di un paese forte e fiero, è notevole la sua opera di rinnovamento sociale che ha elevato lo stato italiano e soprattutto il popolo sotto il livello economico, politico, militare e spirituale. L'Italia moderna è opera sua, un paese povero di emigranti miserabili fu reso da Mussolini uno dei paesi più notevoli d'Euopa, in tanti anni la democrazia è riuscita solamente a diminuire la sua opera, adulatori e politicanti hanno spinto l'Italia al fallimento e lo stato erede del più nobile passato d'Europa non può che elemosinare dai potentati capitalisti. –Germania- In un paese mutilato delle sue frontiere dai macellai di Versailles Hitler introdusse riforme gigantesche, innalzato al potere dalla maggioranza dei tedeschi rimase sempre in contatto con il popolo attraverso un parlamento eletto. I milioni di disoccupati tedeschi ritrovarono ben presto la loro dignità di uomini liberi, mai l'operaio europeo conobbe prima del 1940 una sorte invidiabile a quella del lavoratore del terzo reich: notevoli bibliotechedimostravano l'elevato grado culturale e fabbriche ultramoderne assicuravano igiene e sicurezza, fabbriche che contavano sovente giardini di riposo e piscine. Il personale, libero dalla tirannia di sindacati politicanti, godeva della previdenza sociale e delle vacanze retribuite e poteva acquistare automobili volksvagen, invenzione di Hitler e primo esempio di vettura popolare in Europa. La riforma sociale di Hitler in soli 6 anni si rivelò prodigiosa, non a caso 6 milioni di comunisti tedeschi entrarono gradualmente nel partito nazionalsocialista, l'operaio di sentiva rispettato dalla società e la famiglia ridivenne nucleo fondamentale della Germania. La Francia d'anteguerra per sua sfortuna non ha visto sorgere dalla propria comunità nazionale un trascinatore, da qui la sua rovina democratica e la decomposizione crescente di un paese che nel maggio del 40 ha visto la sua più tremenda disfatta morale e militare la propria storia. Dopo il '45 De Gaulle comprese in parte la necessità di una svolta ma tergiversò tra l'autorità e l'imbecillità e fallì inevitabilmente. Le sedicenti democrazie popolari che poi popolari non sono hanno l'audacia di imporre regimi totalitari dove il popolo è solo autorizzato ad allinearsi ottusamente, questo De Gaulle lo aveva compreso (almeno in parte) ma esitava di fronte all'azione, indietreggiò di fronte ad ogni occasione e pur disprezzando la democrazia capitolò di fronte ad essa per poi morire in modo poco dignitoso causa un'anatra indigesta mangiata con troppa voracità .
Non fece altro che aprire la strada ai Marchais e gli altri battistrada democratici. LA GUERRA DEI PATRIOTI EUROPEI CONTRO LE INGERENZE DELLA DEMOCRAZIA A cosa si deve l'enorme successo sociale di Hitler, quello ancor prima ottenuto da Mussolini o le straordinarie conquiste dei camerati nel periodo anteguerra? Al fatto che fossero dei geni! Il loro genio si rivelò veramente creatore perchè disponevano di un'autorità basata sul consenso libero e totale, ad esempio: Hitler in Germania potè decidere progetti di vasto respiro e affidarli a uomini qualificati e in sei anni trasformò un paese derelitto nella prima nazione del continente sotto ogni aspetto. La lotta intestina che portò al secondo conflitto mondiale le democrazie liberali la provocarono per paura, non volevano che l'esperimento dei regimi sociali e nazionali si espandesse a macchia d'olio, non potevano tollerare una formula tanto conforme agli interessi dei ceti operai. La guerra mondiale fu proprio questo: il colpo rabbioso delle democrazie alle realizzazioni sociali che avrebbero potuto rovesciare il loro sistema
Gli strangolatori dell'Europa hanno vinto nel 45 per giungere a quale risultato? Per insabbiarsi ed insabbirci sempre di più nelle penose rivalità del mercato comune sbilenco di egoismi e privo di ideali mentre le menti radiose e potenti avrebbero dato ai componenti materiali un significato e una forza di propulsione. MENZOGNE DEMOCRATICHE E LA STORIA DEFORMATA Sicuramente tanti lettori colmi di pregiudizi e, pur spacciandosi per alternativi, incapaci di andare oltre la sterile propaganda, non riusciranno ad accettare elogi ai regimi sociali e nazionali del XX secolo e soprattutto elogi ad Adolf Hitler in quanto il paradigma del male non può essere analizzato e criticato per la sua politica ma semplicemente condannato e oscurato, dimenticato! Il cumulo di menzogne diffuse dopo il 1945 raggiunse con gli anni dimensioni macroscopiche, a partire dai campi di sterminio dove si dice che milioni di giudei siano periti secondo un piano programmatico di sterminio di massa mentre le prove (documenti e foto, non racconti da cinema...) hanno provato che non furono altro che campi di prigionia dove la maggior parte dei detenuti morirono per un'epidemia di tifo. Milioni di giudei sono riapparsi miracolosamente nel dopoguerra freschi e gagliardi raccontando di camere a gas, forni crematori e uomini trasformati in sapone mentre la recente storia (e ammissioni stesse dei giudei!!!!) ha dimostrato che mai le saponette furono prodotte con uomini, che le camere a gas non potevano uccidere perchè inadatte all'uso o che i forni crematori servirono per bruciare cadaveri per scongiurare il più possibile l'epidemia di tifo, o ancora che erano gli stessi giudei a gestire le fosse comuni e che fossero proprio i loro kapo a seppellire a caso i cadaveri senza ordine e senza rispetto. Costoro, invece di attenersi al dimostrato sollevarono statistiche grossolanamente false, foto spesso truccate e documenti manipolati (vedere il noto diario di Anna Frank) rimescolando tutto in uno spettacolo buono per gli avvoltoi cinematografici. La ragione di ciò? I cospicui risarcimenti che la Germania versa da 60 anni allo stato di Israele in relazione al numero di cadaveri imposti con la menzogna prima a Norimberga (quando senza documenti l'accusa parlò di 5 milioni di vittime) e poi tramite il regime mediatico (quando i morti misteriosamente sono cresciuti di un milione di unità nel dopoguerra, come se i campi fossero ancora in funzione). Le masse sono state aggredite da una propaganda che amplificava per mille una realtà che si era rivelata davvero orribile ma fu decisamente tolta dal proprio contesto e manipolato al fine di sfruttare come evento mediatico un avvenimento che non fu sterminio programmatico e di massa ma atto di guerra. Ovviamente i crimini di guerra del clan degli "alleati" pur se numerosi, crudeli e soprattutto noti vengono mascherati e giudicati non meritevoli di riprovazione, come se i bambini e gli innocenti arsi vivi negli inutili roghi di Dredsa e Hiroshima non meritassero nulla, come se i bambini della scuola elementare di Gorla siano da dimenticare, come se gli infoibati non avessero diritto di memoria... Chissà quanto tempo bisognerà attendere prima che la vendetta giudaica cessi la feroce campagna d'odio e si possa finalmente tornare a parlare di storia...
D'altronde non si può imputare questa guerra ad Hitler, a Mussolini o ai patrioti che lottarono per l'Europa, se l'occidente fu immischiato e i giudei guerrafondai si scottarono le dita è perchè furono loro stessi a ficcarcisi dentro trascinando l'europa nel baratro. Che Danzica tornasse al reich era volontà popolare (95% degli elettori che per 20 anni avevano preteso di tornare in Patria) come il ritorno degli austriaci o dei tedeschi dei Sudeti, se è vero che i popoli hanno diritto di disporre di se stessi questo diritto spettava anche ai tedeschi. Dopo aver ricostituito la propria comunità nazionale i camerati perseguivano l'obiettivo di liquidare il pericolo comunista ad est ed evitare che i popoli finissero nelle grinfie del capitalismo sfruttatore che giungeva da ovest e aveva già messo le mani in Europa alla fine della prima guerra. I due nemici trovarono nella propria unione la forza di vincere uccidendo l'Europa, vinsero la guerra quando l'immenso sforzo economico americano fornì all'unione sovietica gli armamenti per bloccare le forze dell'asse e permettere che gli stessi Usa le potessero definitivamente annientare con bombardamenti e atti di terrorismo. A Yalta le democrazie europee regalarono ai sovietici mezza Europa, l'altra metà venne definita libera ma di fatto era sotto pieno controllo americano, colosso che detiene ancora numerose e attrezzatissime basi militari, inizialmente in chiave anticomunista ma praticamente in chiave antieuropea, per continuare ad assogettare anche militarmente il vecchio continente. Questo blocco Europeo con i piedi d'argilla e senza più ordine o valori è totalmente in decomposizione, l'Europa occidentale e democratica che sostiene di aver vinto nel 45 mente anche in questo, quell'anno furono i sovietici e gli yankee a vincere, tutto il resto è aria fritta. Come le varie e presunte resistenze europee, per almeno otto decimi sorte dopo la "liberazione", la cui attività si è limitata, una volta sconfitti i tedeschi, a massacrare civili nel dopoguerra e ad attribuirsi pensioni d'oro e decorazioni bidone, sostenuti dalla propaganda americana e sovietica, pensioni e decorazioni come premio per aver servito i veri occupanti. Tutta una farsa, insomma...
SOCIETA' DEL CONSUMO E PERDITA DI VALORI Il virus consumista - dopo alcunidecenni cosa resta della potenza, della cultura e dei più nobili valori in cui si radicava questo vecchio continente forgiato dopo 2000 annidi sforzi? Gli americani sono diventati dominatori materiali dell'universo e hanno iniettato nei nostri popoli il loro virus consumistico, un virus tipicamente giudaico, non a caso il giudeo controlla parte della politica USA tenendo in pugno posti chiave della pubblica amministrazione, stampa e organi mediatici, sostenuti da politicanti americani sottomessi e servili. Basti guardare quando nel 1947 alcuni terroristi ebrei sono entrati nei territori palestinesi uccidendo e depredando e Truman invece di attaccare e inviare sanzioni concesse il primo riconoscimento diplomatico allo stato d'Israele, avamposto americano per le guerre del petrolio e simbolo di un'aberrante politica di conquista da parte dei giudei. Gli Usa sono e restano il braccio armato delle plutocrazie, personaggi come Hitler e Mussolini lo sostenevano già dai primi anni 30, essi regnagno padroni dell'industria e del commercio europeo e recentemente si sono spinti ben oltre suscitando le ire legittime di paesi che non hanno alcuna intenzione di concedere a questi arroganti padroni pieni diritti sulla propria terra. Il fatto più grave è che per arraffare hanno la necessità di inventare continuamente nuovi bisogni per le masse, è quella che viene definita società dei consumi: le masse marciano ad ogni loro spinta e si riempiono la fantasia di miraggi corrompitori, il potenziale compratore viene triturato quotidianamente dalla pubblicità che alimenta senza pudore la sua bulimia portandolo a dilapidare guadagni per continuare a chiedere e comprare. Questo esagitato materialismo elimina o contamina tutto ciò che potrebbe ostacolarlo, la religione, la famiglia, il servizio alla Patria, punti fermi della saggezza umana, cedono di fronte al consumo e al capitale, l'umanità viene convertita in una massa materialista alla uale la semplice idea di disciplina suscita orrore.
Una guerra perduta non è la morte. Qui invece è tutto un modo di vivere che è stato spazzato via, tutti i valori cancellati, restano solo dei parlamentari chiacchieroni che non portano alcuna soluzione seria ma si rendono complici di questa distruzione, lo stato affonda e loro stanno a guardare compiaciuti con le tasche piene dei denari procacciati dal padrone. Le nozioni spirituali vengono eliminate l'una dopo l'altra, si tratti della fede, della comunità nazionale, della solidarietà , della famiglia, del ruolo dei genitori, degli obblighi e dei benefici della procreazione. Oggi si vuole solo vivere materialisticamente, ingozzarsi di confort, e il resto va davvero al diavolo... Le masse europee da vittime a complici
Contemporaneamente, fuori dall'europa, mondi giganteschi diventano sempre più potenti e popoli sempre più poveri continuano a fornire materie prime preziose al prezzo dell'acqua che i paesi ricchi comprano in saldo e rivendono a peso d'oro, anche ai paesi fornitori, decidendo quindi prezzo d'acquisto e di vendita, scatenando guerre contro chiunque osi ribellarsi. Il capitalismo nel XIX secolo aveva preteso di svilupparsi tramite lo sfruttamento delle masse operaia, nel XX secolo persegue lo stesso scopo saccheggiando le materie prime, questa società dei consumi imposta è la creatura dell'ipercapitalismo che ha convertito le masse occidentali in propri complici. Nel XIX secolo gli operai erano sfruttati ma solidali tra loro. Nel XX secolo gli operai dei sedicenti paesi pseudocivilizzati esigono che il terzo mondo lavori per loro, non hanno rispetto per i propri paria extraeuropei mentre questi (circa tre miliardi di persone) vengono trattati con ripugnante egoismo e sazietà .
L'elettore europeo è semplicemente un borghese come gli altri, o quanto menoi un aspirante borghese. Quando una situazione di disagio non si verifica a casa propria egli è disposto a tollerare ogni ingiustizia sociale e il tutto per consumare sempre di più, il suo è un calcolo ottuso, ottuso e miope... Il problema migratorio e la perdita di radici. L'Europa affonda insieme ai suoi popoli nonostante il decantato benessere, le televisioni e le automobili, si trascina con milioni di disoccupati, nuovi poveri ed è penetrata da immigrati extraeuopei in fuga dai propri paesi sfruttati per il nostro consumo. si viaggia a grandi passi verso la cancellazione delle identità , dei popoli e dell'autodeterminazione, il terzo mondo risulta sempre più povero e in preda ad una prodigiosa crescita demografica mentre l'europa si sta contraendo, vittima del materialismo e dell'egoismo che porta le famiglie a non aver figli per poter consumare di più. Quest'Europa abbuffata di grasso, non credente e incapace di creare qualcosa di grande è un'isola sperduta, un abominio, il risultato della vittoria delle democrazie che hanno colpito al cuore l'Europa e ucciso le sue fondamenta.
UN'OCCASIONE CHIAMATA RUSSIA-Il comunismo si è rivelato un immenso fallimento, sotto il profilo morale e intellettuale ha schiacciato ogni personalità e sotto l'aspetto politico si è dimostrato incapace di aspirare ad un autentico ideale popolare. Inoltre, sotto il riguardo economico non ha mai messo a disposizione delle masse le prodigiose ricchezze del proprio suolo limitandosi ad acquistare dai paesi capitalisti. Nonostante l'URSS si sia impadronita di mezza Europa non è mai riuscita a suscitare un minimo consenso da parte dei paesi invasi e spesso ha massacrato popolazioni inermi, come ad esempio in Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia e altri. Solo una nazione con una leva potente e un elevato spessore morale può essere unificatrice d'Europa, sarebbe potuto sorgere anche un autentico rivoluzionario unificatore in Russia ma gli spiriti ribelli sotto il comunismo sono stati messi a tacere, spesso uccisi. Una Russia liberata rappresenta una leva senza confronto, milioni di abitanti, risorse in abbondanza e uno straordinarion retroterra chiamato Siberia. La Russia costituisce l'unico strumento ancora impiegabile se si vuole forgiare l'Europa del domani, l'ultima possibilità per non dichiarare deceduto il vecchio continente, corrotto spiritualmente e moralmente, divorato dal materialismo e corroso dal meticciato con le popolazioni straniere (vittime anch'esse del flusso migratorio). L'EROISMO UNIFICATORE DELLE WAFFEN SS-Adolf Hitler fu sicuramente ispiratore dell'unificazione europea ma non mancarono i tedeschi di mentalità ristretta che si limitavano a considerare la Germania come una potenza egemone, le WaffenSS lottarono con vigore contro certe tendenze egemoniche germaniche, Hitler appoggiò questa lotta ponendosi al di sopra delle barriere, lottando per l'Europa. Le WaffenSS erano un corpo di combattimento politicizzato, un elite straordinaria dello spirito, del sangue, della forza. Le masse accecate dalla propaganda abboccano alle menzogne sui guardiani SS dei campi di concentramento, corpi speciali dei quali le WaffenSS al fronte ignoravano ogni attività , purtroppo la propaganda fomenta l'ignoranza e mescola i due corpi come se fossero la stessa cosa. Le WaffenSS al fronte erano animate da fede e unità politica, avevano troncato il vecchio e gretto nazionalismo aprendo le frontiere d'Europa mirando a comporre un'armatura per la formazione del nuovo continente. I tedeschi e gli austriaci erano meno del 40%, vi erano Francesi, Valloni, Fiamminghi, Olandesi, Danesi, Norvegesi, Estoni, Lettoni, Lituani, Ungheresi, Croati, Cosacchi, Italiani, Russi, Ucraini, Svizzeri, Spagnoli, Indiani, Rumeni, una dozzina di inglesi e altri camerati di tutta Europa. L'Europa delle WaffenSS doveva essere l'Europa di tutti. Questo sogno fu a un passo dalla realizzazione ma furono diverse le occasioni mancate, ad esempio l'ostinazione di Chruchill ad assecondare i mondialisti anglosassoni evitando così la pace proposta da Hitler nel 1940, oppure la sconsiderata avventura di Mussolini in Grecia, senza la quale si avrebbe avuto più tempo per svilupare l'offensiva all'URSS, raggiungendo il Volga e serrando Mosca mentre i tedeschi sarebbero arrivati con i carri armati nel Caucaso impedendo l'arrivo di armamenti USA. Oppure la mancanza di decisione del maresciallo Paulus che perse l'occasione di invadere la parte meridionale dell'URSS prima dell'autunno per poi farla finita prima dell'arrivo degli yankee. E SE AVESSIMO VINTO NOI? Se Hitler con i suoi alleati avesse trionfato? Se le WaffenSS fossero riuscite a sbaragliare l'esercito del diavolo proveniente da est e da ovest? Invece di spezzarsi a Yalta l'Europa avrebbe mantenuto la sua unità e sarebbe stata animata da uno spirito che avrebbe offerto alla giovinezza europea uno spazio enorme. bisognava sentirli i progetti di allora: autostrade sopraelevate, grandi canali, linee ferroviarie attraverso le terre d'Europa e della Siberia riunite con il suolo, l'acqua e il ferro. Molti sostengono che l'europa non sarebbe mai vissuta sotto le sferza di Hitler... In realtà il fuhrer era un personaggio dotato di cuore e di sensibilità , colpiva duro quando doveva colpire e non si faceva piegare da inutili moralismi ma non era posseduto da orgoglio, avrebbe sicuramente lavorato sodo per migliorare il proprio piano pur incontrando ovviamente sempre grandi critiche. Ma la storia sta a dimostrare come sie necessario unire la forza alla grazia, solo più tardi le masse afferreranno la grandezza di certi progetti, l'Europa starebbe ancora li, potente ed immensa... Eliminati i contrasti e rimossi gli ostacoli si sarebbe allentata la tensione e un capo forte avrebbe governato realizzando grandi opere, i suoi successori avrebbero proseguito nell'ascesa sociale, portando l'Europa a trattare con dignità al pari di tutti i paesi e aiutando quelli in difficoltà a crescere favorendo l'equilibrio dell'economia mondiale.
2007-01-10 09:35:58
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answer #3
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answered by Laura C '81 6
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