Riprendo questa frase di Schopenhauer per mettere in discussione una mia ipotesi: se noi sperimentiamo due livelli di realtà, uno conscio di rappresentazione del mondo e uno inconscio e profondo che esprime la volontà del mondo a esistere come tale, quando l'attività rappresentativa del mondo che agisce secondo le sue categorie di spazio e tempo cessa di esistere con la morte dell'Io, la sfera inconscia che con essa ha interagito non potrebbe continuare a essere? Non potrebbe non morire mai? O restare in attesa che da essa sorgano altre possibilità di rappresentazione e di coscienza? E' un'ipotesi che potrebbe schiudere nuove chiavi interpretative dell'idea di vita eterna, non trovate?
2006-12-08
21:34:46
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etcetera
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Filosofia