Berlusconi e Diliberto nello studio di Matrix da roma
Dei duelli televisivi che Silvio Berlusconi ha avuto fin qui, quello di stanotte a Matrix con Oliviero Diliberto è risultato il meno coinvolgente. Ma non per demerito del leader comunista. E’ che il premier aveva ballato tutto il giorno sul caso Storace e, come ha confidato a microfoni spenti, «non ci si può alzare alle sette e un quarto del mattino per poi venire la sera in tivù». La stanchezza si riconosceva dall’occhietto sinistro semi-chiuso. Nonché dalle battute meno folgoranti del solito.
Si aggiunga che i due hanno discusso parecchio di programmi, come molti chiedono ai protagonisti della politica (salvo poi annegare tra gli sbadigli). E che questo confronto su temi concretissimi come la scuola, il lavoro e le pensioni s’è tradotto in una confusa rissa sulle cifre, dove ciascuno portava i suoi dati contestando quelli dell’avversario. Per cui alla fine gli unici momenti godibili dell’attesa sfida sono stati quelli in cui Berlusconi e Diliberto hanno interpretato i rispettivi personaggi: il Cavaliere da una parte, il Comunista dall’altra. Con il primo che ha tirato fuori due poderosi tomi sulle malefatte del comunismo (il Libro nero) per regalarle a Diliberto. Il quale a sua volta s’è ben guardato dall’accettare il dono, lasciandolo ostentatamente lì per terra.
Diliberto è ripartito all’attacco mostrando una lettera spedita cinque anni fa da Berlusconi ad Armando Cossutta. Il dirigente più amato da Mosca veniva elogiato per la «sua vita interamente dedita alla difesa della democrazia» (troppo, è parso di capire, perfino per Diliberto). Berlusconi ha fatto una smorfia dubbiosa: «Me la fa vedere quella lettera?», come se fosse un falso. Il segretario del Pdci ha dunque estratto un altro foglio, stavolta con la triste contabilità dei condannati dal Tribunale speciale dei fascisti, «di cui voi oggi siete alleati». Il Cavaliere s’è vendicato sbandierando un grafico con le vittime del nazismo comparate a quelle del comunismo, da cui risulta che Hitler tutto sommato fu meno peggio di Stalin, Mao e Pol-Pot.
2006-11-26
10:37:21
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Anonymous
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Politica e governo - Altro