Abbiamo assistito ed assistiamo continuamente ad una falsificazione di Cristo. Da un lato c'è chi ne fa un rivoluzionario socialista, dall'altro un paladino della cultura occidentale.
Non entro nel merito della questione, molto sottile, della deellenizzazione del Cristianesimo, ma in quella più pratica della politica condotta in nome di valori cristiani da chi cristiano non è ovvero in nome di una lotta per l'uguaglianza riferendosi all'esempio di Gesù o di santi, che hanno incarnato un messaggio che è primariamente ontologico, della salvezza dell'uomo per mezzo della sua redenzione.
Eppure Cristo stesso disse:<>.
Questo non significa il disimpegno politico, ma la coscienza che il cristiano non è un membro di nessun partito e le sue scelte vanno in direzione del rispetto dell'uomo e della vita.
Cosa ne pensate?
2006-09-14
21:00:13
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12 risposte
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inviata da
caudore
3
in
Religione e spiritualità