Accendo la tv, e mi soffermo a guardare una notizia del TG:
la foto di una ventisettenne di Roma fino all'altro ieri in vita, anche se vita quella propriamente non si sarebbe potuta definire.
Alti e bassi, ma talmente estremi da allontare tutti. Solitudine e poi... le forze si fanno sempre piu flebili. Non si riesce piu neppure a piangere.
Di questa ragazza ho visto la foto, era bella, molto bella. Ma i suoi occhi tristi, come gli occhi di tanti, ma lei era piu debole di quegli altri. Poi ascolto l'intervista della madre, dura, anch'ella incapace di piangere, parla veloce, le sue parole "non" rotte dall'emozione, il suo viso "non" è segnato. Sua figlia è morta ieri, 23 marzo 2007.
Lei è dura, è cosi di carattere. Si vede. Prigioniera di se stessa, incapace di comunicare l'amore di mamma.
Non voglio giudicarla, non lo faccio mai con nessuno, allora generalizzo:
Spesso, forse sempre, i disturbi di questo tipo (e non solo) sono legati alla durezza dell'atteggiamento materno.
2007-03-24
01:36:29
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12 risposte
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inviata da
AnticoGreco
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Scienze sociali - Altro