Non appena il trenino verde parte ricevete sul viso una potente zaffata di anni trenta. Scordatevi di stare comodi. Il viaggio non sarà né comodo né veloce. E scordatevi pure di parlare normalmente: con questo meravigliosa baccano infernale dovrete urlare per farvi sentire. Non appena parte, siete in Paradiso… Il trenino verde, lentamente, ma lentamente, segue un muro a secco. Ve ne fa’ vedere le pietre ad una ad una. Con un po’ di fortuna, allungando il braccio, quasi quasi si potrebbe acchiappare un piccolo souvenir… I campi! Gli alberi piegati come vecchiette dal Bentu estu, il nostro maestrale… Una chiesetta campestre…
“Maria, che stile è quello?”
“Dov’è l’ostello?”
“NON HO DETTO OSTELLO! HO DETTO: CHE STILE E’ QUELLO?”
Il falco della regina! Dove? Lì! Che bello!
“NO! NON CI CREDO! “
“CHE C’E’ ANCORA?”
“UNA MUCCA NOSTALGICA CHE CI GUARDA PASSARE!”
Non sarebbe il caso di apprendere di nuovo la lentezza?
2007-01-26
21:31:37
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5 risposte
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inviata da
Lino41
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in
Ferrovie