La canzone è di Samuele Bersani: Giudizi Universali, scrivo la prima parte della canzone, quella che mi ha indotto a porvi questa domanda:
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane, ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare in pace...
Inconsapevolmente, molto spesso ci troviamo prigionieri dei termini e magari in qualche occasione abbiamo utilizzato dei termini che non sentivamo, per questo vuoti, ma utilizzati comunemente dalla società o da chi ci circonda e forse proprio perchè prigionieri di essi e quindi non liberi, ci lasciamo prendere dalla ragione impedendo a noi stessi di lasciare libero il nostro aquilone o forse qualcuno lo tiene legato alla sua mano, impedendoci anche di sognare....
In quale occasione avete usato delle parole vuote ma doppiate e non avete lasciato libero il vostro aquilone?
2006-10-25
23:18:10
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3 risposte
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inviata da
alma_carla2000
4
in
Relazioni e Famiglia- Altro