Fernanda Pivano ieri sera è apparsa su raiuno dicendo una cosa che può sembrare banale, ma vera: un atto di violenza, non può far altro che generare un altro atto di violenza. "Se uno ti dà una sberla in faccia, tu cosa fai?..gliene dai una te...". La scrittrice ha poi parlato delle atrocità di quei fascisti "di me.rda", che le avevano fatto sopportare pesanti angherie, oltre che la prigionia.
Ma insomma, è chiaro che l'esempio di chi ha subito più di altri, una data sopraffazione, garantisce un parere un po' aleatorio, altamente soggettivo e circostanziale. Fatto stà che io di certo non sono qui a difendere la guerra o il fascismo, chiedo a Voi soltanto cosa ne pensate: chiuque esca con un fucile per un dato compito è da definirsi "procacciatore di discordie umane"? Non c'è una guerra giusta? Nemmeno quando "la causa" pare "leggittima"?...sia chiaro che io non sono un pacifista. Io credo che esistano dei casi in cui una guerra debba essere combattuta: vedi Rivoluzione Francese.....
2007-03-12
09:17:53
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Anonymous