Partiamo tutti dal presupposto che "nessuno mi conosce meglio di me".
E senz'altro, sotto molti aspetti, è così.
Chi meglio di noi sa ogni nostro piccolo dubbio e paura, chi può ascoltare ininterrottamente quella vocina che ci dialoga dentro 24 ore su 24?
E se invece, però, il nostro punto di vista su di NOI, fosse soggettivo tanto da non essere più credibile?
Se avessimo solo una visione prestabilita di noi: "io sono così e cosà" e non vedessimo, o non volessimo vedere, altri mondi al di là di essa, mondi fatti da mille sfaccettature, tutte ugualmente nostre?
Insomma, se gli altri, coi loro occhi, da fuori, riuscissero a leggerci (dentro e fuori) più chiaramente di noi?
2007-03-26
04:20:42
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inviata da
Anonymous