E se gli altri ci conoscessero meglio di quanto noi non conosciamo noi stessi?

Question

Partiamo tutti dal presupposto che "nessuno mi conosce meglio di me".
E senz'altro, sotto molti aspetti, è così.
Chi meglio di noi sa ogni nostro piccolo dubbio e paura, chi può ascoltare ininterrottamente quella vocina che ci dialoga dentro 24 ore su 24?

E se invece, però, il nostro punto di vista su di NOI, fosse soggettivo tanto da non essere più credibile?
Se avessimo solo una visione prestabilita di noi: "io sono così e cosà" e non vedessimo, o non volessimo vedere, altri mondi al di là di essa, mondi fatti da mille sfaccettature, tutte ugualmente nostre?

Insomma, se gli altri, coi loro occhi, da fuori, riuscissero a leggerci (dentro e fuori) più chiaramente di noi?

Gemmina: punto di vista interessante!
Adriano: (vedi sopra) :)

Answer 1

Noi stessi conosciamo meglio degli altri gli aspetti del nostro carattere che, per un motivo o per un altro, siamo riluttanti a mostrare, vedi dubbi, paure e altri sentimenti che noi giudichiamo negativi o imbrazzanti.
Gli altri conoscono meglio di noi stessi gli aspetti del nostro carattere (tra quelli che riveliamo) che noi non siamo in grado di mettere a fuoco per una nostra carenza di senso critico (difetti) o eccesiva severità verso noi stessi (pregi).
Alla fine abbiamo bisogno del nostro personale punto di vista su di noi per aquisire la serenità necessaria, punto di vista che per quanto non sia obiettivo ci permette di giustificarci di fronte alla nostra coscienza.... ma abbiamo altrettanto bisogno di mostrarci agli altri per non restare soli.
Ciao what : )

Answer 2

Non tutti gli altri possono leggere dentro di noi, ma solo alcuni, dai quali ci può venire solo che del bene. Questa è la mia opinione.

Answer 3

La visione che abbiamo di noi stessi molto spesso non rispecchia la realtà... a volte, ad esempio, non ci accorgiamo di essere stati arroganti o altro.. chi ci ascolta se ne accorge..nessuno vede bene i propri difetti..non riusciamo a vederci giusto neanche fisicamente... ci vediamo e sentiamo belli..poi davanti allo specchio abbiamo due occhiaie!!!!

Answer 4

penso che prima di poter accettare un fatto simile bisognerebbe essere veramente in grado di mettersi in gioco, e non tutti hanno la forza per farlo. in linea di massima chi ci dicesse "tu sei fatto così e cosà" verrebbe preso per presuntuoso, non credi?

Answer 5

Sai cosa credo?
Che noi non ci conosciamo affatto o meglio la maggior parte delle volte non vogliamo scavare troppo sotto la superfice perchè quello che vediamo potrebbe deluderci e spaventarci e sopportare una delusione riguardante se stessi è pesante,molto più semplice una delusione esterna,data da un'altra persona,che non è altro che un semplice passante nella nostra vita,alla peggio avanti il prossimo.

Answer 6

è la cosa più probabile...io non credo di conoscermi...anche perchè ci sono cose che ho seppellito e non voglio razionalmente farle riemergere...ma purtroppo capita che in certe situazioni si nascondono delle cose a noi stessi mentre chi ci sta vicino riesce a coglierle...e percependole ha una visione di noi molto più nitida!!

Answer 7

Per es.mia madre mi conosce più di come mi conosco io prevedendo già in anticipo cosa direi su certe cose magari io penso anche di essere gentile..........A volte è ancora come la mia coscienza quando mi avverte di comportarmi bene,e come la coscienza spesso non ascolto perchè credo che la mia sia la sola verita'................(che mi devo rimangiare)

Answer 8

nessuno oltre alla nostra persona ha vissuto così a lungo con sè stesso. pertanto, logico sarebbe ritenere che solo noi stessi possediamo la conoscenza più profonda del nostro "io interiore"...ed in larghissima parte ritengo che ciò sia vero.

ma il dubbio che esponi nel secondo punto della tua domanda è legittimo in quanto anche il nostro punto di osservazione su noi stessi è un qualcosa di soggettivo.

non credo che "gli altri" siano in grado di leggerci "meglio" di noi stessi, a meno che intendiamo rivelarci attraverso messaggi sottili o a meno che ci si ritrovi di fronte a menti che posseggono una energia tale da riuscire a scandagliare il profondo della nostra anima ed il relativo suo percorso per poi analizzarne ogni suo più piccolo aspetto.

ma una cosa gli "altri" sanno fare meglio di noi...possono fornirci un giudizio o commento critico che può arrivare ad incrinare o a forgiare le nostre certezze o tagliare di netto i nostri dubbi, oppure seminare del nuovo accrescendoli ulteriormente...gli "altri" possono quindi fornirci una visione esterna basata sulle proprie conoscenze ed i propri mezzi ma non per questo saranno in grado di fornirci una verità assoluta...il loro punto di osservazione potrebbe infatti rivelarsi tanto sincero quanto fasullo, condizionando ulteriormente il nostro metro di autoanalisi

certo è che se più persone, con il loro giudizio distaccato, ci forniranno un parere comune, pur distante dalle nostre convinzioni, con molta probabilità saremo noi, quelli che non avremmo colto di noi stessi un aspetto che possediamo

Answer 9

Credo che la nostra visione di noi stessi sia completata dalla visione che gli altri hanno di noi; sicuramente l'altro può entrare dentro di te (fino ad un certo punto) e svelarti qualcosa che ancora non sapevi di te stesso, ma solo tu conosci veramente il tuo intimo.

Answer 10

la mia tesi è che gli altri ci devono conoscere come noi conosciamo noi stessi perché solo così possiamo essere noi stessi con loro.......se loro non ci conoscessero bene vorrebbe dire che con loro non siamo stati sinceri e che abbiamo raccontato loro bugie che non ci rispecchiano......

però secondo me è meglio che loro non sappiano di noi proprio tutto perché poche cose dobbiamo tenerle per noi