Dove nel nostro corpo c’è dolore, lì si è verificato un blocco di energia. La cosa importante da comprendere è che un blocco può essere sciolto a qualsiasi età perché non è necessario vivere con dolore. Vivere senza dolore è una scelta reale, possibile e consapevole. Come prima cosa si può massaggiare profondamente con energia amorevole la zona del corpo interessata e scioglierla, e già con questo si può risolvere una consistente percentuale dei problemi, poi i problemi rimangono sul piano emozionale ma perlomeno non si hanno malattie fisiche.
Il percorso dei chakra è semplice e naturale perché l’energia-informazione deve naturalmente salire dal primo fino al settimo, per poi ridiscendere. Se si verifica un’inibizione delle energie-informazioni, queste stagnano sul terzo centro, a malapena riescono ad arrivare al cuore, si fermano sulla gola (punto di accesso della paura), su cui la paura agisce causando il blocco: globalmente le energie non possono più scorrere.
Quando una persona è in piena attività energetica, come durante un Reberthing, se c’è una zona bloccata, e questa spessissimo è il terzo chakra o il cuore, e si va a stimolare quel punto esercitando una piccola pressione, la persona urla perchè sente veramente molto male, e ci si rende conto proprio in questo caso del concetto di inibizione dell’azione: quando cioè una persona vi fa male e voi non gridate; l’energia del pensiero qui infatti è bloccata e voi non potete reagire né con la voce né con l’azione (Pensiero-Parola-Azione = la triplice energia di manifestazione). Oggi questo processo l’abbiamo denominato "inibizione dell’azione".
Quindi reagire è importante per interrompere la catena del subire che rientra nello schema gerarchico della legge del padre: il comandamento di non ribellarsi al padre e alla madre. Se la persona reagisce al dolore rimette in moto quell’energia bloccata che si chiama appunto dolore, e facendola circolare nuovamente nell'organismo la libera in grande quantità (ma alcune persone purtroppo non vogliono proprio reagire, neanche al dolore).
2007-03-19
11:52:29
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Scienze sociali - Altro