La mia domanda nasce dalla controrisposta a un precedente quesito http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20061220035252AAO75R7&pa=FZB6NXXtFWMW0cLWwuwc9y7dINCxHTuSDvG3RyFa5pSY6I_lHtJ6SqDgYgtyJEr0GXOWVXApk.GU5_RKNlc-&paid=add_watch a cui avrei voluto replicare personalmente, ma non è possibile. Premetto: ho due figli e non ho mai avuto rapporti omosessuali in vita mia, ma certe affermazioni dettate dall'ignoranza mi danno fastidio per cui ribadisco:
1) L'omosessualità maschile nel mondo antico era molto più accettata che nell'attuale (anche se non era pratica esclusiva): i Greci rappresentavano gli accoppiamenti omosessuali persino sui vasi, Platone vanta la superiorità dell'amore tra uomini e tra i guerrieri era pratica comune (forse lo è anche oggi) basti pensare ad Achille (prototipo del guerriero) e Patroclo.
2) Le finalità nelle cose di natura le mettiamo noi con la nostra testa e la nostra cultura, e non la natura. Pensare che la natura abbia dei fini è paranoico.
2006-12-21
09:07:50
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inviata da
etcetera
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Antropologia